Nelle bottiglie Magnum dei quattro multi-millesimati selezionati per la bella stagione ci sono l'annata e in retroetichetta la data di sboccatura, il dégorgement, che viene fatta anche dopo otto anni e più per ottenere quella che è stata definita dagli esperti di settore presenti alla degustazione a Palazzo Ripetta "una carbonica di rara eleganza".
L'Italia, ha precisato ancora Leone, è il primo mercato di sbocco per lo Champagne Bruno Paillard, su 400mila bottiglie prodotte, circa 100mila sono consumate lungo la nostra Penisola, con Parma che ha il record di consumo di bollicine francesi rispetto al numero di abitanti.
L'etichetta riproduce un'opera pittorica di giovani artisti affermati nei diversi angoli del pianeta chiamati ad esprimere di volta in volta l'essenza dell'annata. E la maison fondata da Bruno Paillard, ora guidata dalla figlia Alice, invita chef e consumatori ad assaporare lo stile inconfondibile dei quattro champagne (Dosage : Zero, Extra-Brut Première Cuvée. Extra-Brut Rosé Première Cuvée Extra-Brut Blanc de Blancs Grand Cru) nelle grandi tavole ma anche come migliori alleati dei buffet estivi, delle tavolate, delle grigliate all'aperto. A testimoniare che la versatilità sa essere anche casual, se la qualità rimane alta. "Sono vini di assemblaggio che, rimanendo fedeli a loro stessi, devono attraversare - ha evidenziato Cuzziol Grandivini con sede in provincia di Treviso - le annate felici come quelle magre. Per fare ciò, gli assemblaggi nei quali uniscono le parcelle, i terroir e i vitigni, comprendono una parte importante di vini di riserva. Questi vini di riserva sono già vini assemblati a quelli dell'annata precedente, che comprendono essi stessi dal 25 al 50% di vini di riserva sempre dell'anno prima... succedendosi e includendosi così dall'origine della Maison, il 1985, in uno spirito "Solera". Protetti dai capricci del tempo, gli Champagne multi-millesimati Bruno Paillard rappresentano l'espressione molto personale della grandezza dei vini di Champagne: il loro doppio carattere nordico e gessoso.
Altro denominatore comune, sono vini realizzati con il coeur de cuvée cioè la prima spremitura, la più pura".
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