Evviva Señorio. Evviva un
ristorante che, quando ci si siede a tavola, funziona come un
teletrasporto in terra spagnola, anche nei minimi dettagli
(viene dalla penisola iberica perfino l'acqua). Insomma,
un'autenticità come bandiera, che è stata riconosciuta anche dal
Governo di re Felipe che, a un anno esatto dall'apertura, ha
conferito la targa di "Ristorante autentico spagnolo", e in
Italia si tratta della prima volta. Un premio inatteso che è
stato riconosciuto con tapas e paella, quest'ultima fatta alla
valenciana, con il riso Senia della riserva naturale di Albufera
e con la caratteristica crosticina, che in gergo si chiama
socarrat.
Il riconoscimento è arrivato dopo un anno di ispezioni in
incognito da parte di una commissione di esperti, che hanno
valutato diversi criteri, tra cui l'identità spagnola
dell'intero progetto, la proposta gastronomica, la provenienza
della materia prima, l'atmosfera e la preparazione della sala.
Imponente anche la loro cantina, forte di oltre 300 etichette
iberiche, con Cava da collezione e una presenza dell'intera
Spagna enologica. Ancor più facile ora affermarsi come "un punto
di riferimento non solo per italiani e stranieri, ma anche per
gli stessi spagnoli a Milano e in Italia" dice il direttore di
Señorio Ricardo Medina a nome del gruppo Para Comer Algo.
Tra i piatti forti di Senorio, la paella - proposta in più
versioni, compresa quella di carne, ottima, con entrecôte alla
brace; da non perdere anche le tapas e il pulpo asado alla brace
con patate in crema al pimentòn e al forno.
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