Un Capodanno del Mugnaio by Mulino
Caputo davvero speciale questo del 2024, che si è svolto a
Frignano, in provincia di Caserta, nell'azienda agricola di
Francesco D'Amore, alla presenza di contadini, pizzaioli,
pasticceri, panificatori e tanti ospiti, in un clima allegro e
festoso.
L'ottava edizione del Capodanno ha rappresentato il momento per
un approfondimento sugli studi condotti nei Campi Caputo, in
collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell'Università
degli Studi di Napoli Federico II, coordinato dal professor
Mauro Mori, docente di Agronomia e coltivazioni erbacee. Due gli
elementi essenziali di ricerca: la sostenibilità ambientale e i
cambiamenti climatici. Con il Campo Caputo che è diventato il
luogo di studio delle varietà di grano tenero utilizzate dal
Mulino Caputo.
"Con Antimo Caputo l'obiettivo della sostenibilità è
prioritario" ha precisato il prof Mauro Mori "Assieme al mio
staff, stiamo studiando l'utilizzo di elementi naturali come i
biostimolanti, microrganismi e alghe. Sul tema dei cambiamenti
climatici, stiamo sperimentando la semina a febbraio, con
l'obiettivo di minimizzare i rischi della coltivazione"
Anche quest'anno, come di consueto, l'inizio della trebbiatura
dei Campi Caputo, è coincisa con il rinnovo dell'accordo di
filiera tra il Mulino Caputo e la Green Farm di Michele Meninno,
azienda campana specializzata nell'assistenza agli agricoltori.
Per l'Ad del Mulino, Antimo Caputo "La collaborazione con il
Dipartimento di Agraria è davvero importante. Abbiamo intrapreso
la ricerca già da alcuni anni e siamo molto felici di portarla
avanti, con reciproca soddisfazione. Focalizziamo l'attenzione
sulla sostenibilità ambientale del grano, che è già di per sé
una coltura sostenibile, perché non richiede acqua. Con lo staff
del Prof. Mori, stiamo puntando ad approfondire le conoscenze
relative alle caratteristiche dei semi rispetto alla struttura e
all'altitudine dei terreni. È davvero un grande lavoro quello
che realizziamo in collaborazione con gli agronomi. Non
dimentichiamo, però, che noi che siamo l'anello di congiunzione
con contadini, il cui lavoro è tutelato dai contratti di
filiera. Dopo la trebbiatura e la macinazione lenta dei chicchi
di grano, i protagonisti della lavorazione di queste grandi
varietà di grani sono i pizzaioli, gli chef, i pasticceri e i
panificatori. Grazie alla loro maestria, arrivano sulle nostre
tavole pietanze sane e squisite."
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