La polpetta liverese come i
tortellini di Bologna e la salsa all'Amatriciana:
l'Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Raffaele Coppola
ha, infatti, avviato il percorso per assegnare alla specialità
gastronomica il marchio DE.CO. La denominazione comunale ha
l'obiettivo di valorizzare un prodotto di artigianato alimentare
la cui ricetta è custodita dalle famiglie di Liveri (Napoli) e
che ora sarà codificata, annunciamo i promotori, in un
disciplinare allo studio di una commissione di esperti della
quale, oltre ai depositari dell'antico piatto locale, fanno
parte anche docenti universitari che hanno già portato al
traguardo percorsi analoghi.
"Carne, pane, uova, uvetta, pinoli si fondono in un mix di
sapori e di profumi - si sottolinea ancora - frutto del dosaggio
degli ingredienti e dell'esperienza delle famiglie".
L'obiettivo, nel Comune che conta 1400 abitanti, non è solo di
esaltare la tradizione locale, ma soprattutto quello di
innescare un circuito virtuoso in ottica economica e turistica.
D'altra parte l'esperienza gastronomica si lega a doppio filo
con un altro unicum custodito dal Comune che sorge al confine
tra le province di Napoli ed Avellino: il Santuario di Santa
Maria a Parete. Con i suoi 100 gradini in piperno, la campana
che suona ad ogni grazia ricevuta e con il racconto del miracolo
dell'apparizione della Madonna ad Autilia Scala, pastorella del
posto, il tempio sacro, ricco di testimonianze storiche ed
artistiche, arroccato su una verde collina, è diventato location
privilegiata di wedding planner e coppie che scelgono la chiesa
edificata nel XVII secolo per le nozze. A determinare l'effetto
moltiplicatore anche le sequenze di Mare Fuori che hanno visto
il Santuario di Santa Maria a Parete set del matrimonio
"mancato" tra Rosa Ricci e Carmine Di Salvo.
Nell'attesa del blasone della DE.CO. la polpetta liverese
torna protagonista in queste ore in occasione dei festeggiamenti
dedicati a Santa Maria a Parete. I riti religiosi attireranno
migliaia di pellegrini mentre nel territorio ci sarà il profumo
delle polpette e di quello dei fiori d'arancio che sbocciano nei
giardini di Liveri.
"La nostra - spiega il sindaco Raffaele Coppola - non è mera
vanità. Nell'era del consumismo, della globalizzazione e
dell'omologazione puntiamo a farci largo valorizzando ciò di cui
siamo esclusivi custodi. Attraverso il marchio DE.CO. contiamo
di realizzare due importanti obiettivi: tutelare il nostro
patrimonio ma soprattutto fare in modo che possa diventare
occasione di crescita per la nostra comunità ed in particolare
per i giovani ai quali intendiamo fornire uno strumento che
potrebbe alimentare positivi progetti d'impresa. Anche questo è
un modo per contribuire dal basso allo spopolamento che
purtroppo è comune a molti centri piccoli come il nostro".
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