Oltre trenta operatori, tra
giornalisti, food blogger, buyer ed esperti del settore, hanno
partecipato all'educational tour sui "piccoli pelagici" (come
alici, sgombri, sardine) della Campania che si è svolto dal 4 al
7 dicembre in Penisola Sorrentina, Costa d'Amalfi e Costiera
Cilentana. L'iniziativa, voluta dal sindaco del Comune di
Cetara, Fortunato Della Monica, è stata realizzata nell'ambito
del Piano di Gestione per la pesca dei "piccoli pelagici" in
Campania, e finanziata dal MASAF, Ministero dell'Agricoltura
della sovranità alimentare e delle foreste, attraverso la
Misura 5.68 del PO FEAMP 2014/2020.
Quattro giorni di full immersion per conoscere da vicino il
mondo della pesca in Campania, in particolare lo stock dei
piccoli pelagici e tutto quanto ruota intorno a questa risorsa:
antiche tecniche di pesca, piccoli borghi marinari, tradizioni
millenarie come la Colatura di alici o la pesca con la menaica.
"Un comparto che costituisce una delle risorse più significative
per l'intero territorio regionale - evidenziano i promotori -
sia rispetto alla componente reddituale delle imprese, sia per
l'indotto generato, soprattutto nel settore della trasformazione
e della ristorazione". Ma la forte pressione esercitata da parte
della pesca professionale nonché dei predatori naturali, come
delfini, tonno rosso e pesce spada, sta determinando un
deterioramento della risorsa. Si sottolinea ancora: "In tutta la
Campania la pesca a circuizione conta 31 imbarcazioni che
operano entro le 6 miglia da costa per la cattura di acciughe,
sardine ed altri piccoli pelagici". Una realtà che conserva una
connotazione tipicamente artigianale: "Si tratta di pescatori
che da generazioni sono in mare, famiglie custodi di usi e
consuetudini fortemente radicate e identitarie dei territori. Da
qui l'importanza di tutelare non solo un comparto economico, ma
un intero sistema territoriale che è anche attrazione turistica
e patrimonio immateriale della regione".
L'educational tour - che, dicono gli organizzatori, ha
suscitato ''grande successo e interesse" - è partito lo scorso 4
dicembre da Piano di Sorrento, dove giornalisti e operatori
hanno incontrato i pescatori locali e visitato una tipica
cianciola, l'imbarcazione per la pesca del pesce azzurro. La
seconda giornata - il 5 dicembre - ha visto protagonista la
Marina di Seiano di Vico Equense con i pescatori della
Cooperativa di pesca "San Francesco di Paola". Il 6 dicembre il
tour ha fatto tappa a Cetara per un focus sulla Colatura di
alici, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. Secondo Squizzato e
Giulio Giordano, rispettivamente presidente e consigliere
dall'associazione "Amici delle Alici", hanno guidato il percorso
sensoriale e illustrato le tecniche di produzione artigianale
del "distillato di alici": le fasi di lavorazione e
l'utilizzazione dei terzigni in legno. Conclusione il 7 dicembre
a San Marco di Castellabate, nell'azienda "Alici della Menaica",
per approfondire la millenaria tecnica di pesca con la menaica,
una rete dalla maglia molto sottile, ancora misurata in palmi
napoletani, che lascia sfuggire i pesci più piccoli selezionando
quelli più adatti al consumo. Tra gli obiettivi del Tour c'è la
promozione di un consumo consapevole: il pesce azzurro è un
potente alleato della salute, un concentrato di nutrienti, in
particolare di acidi grassi Omega 3 fondamentali per mantenere
in salute cuore e arterie.
Lo chef Peppe Guida, di Vico Equense, Stella Michelin, ha
illustrato in un showcooking l'utilizzazione in cucina del
pescato locale a partire da una corretta sfilettatura tesa a
recuperare ogni parte del pesce, senza sprechi. I piccoli pesci
pelagici, è stato ribadito, sono portatori di valori
nutrizionali, gusto e versatilità di consumo. A Cetara lo chef
Gennaro Marciante ha raccontato le infinite declinazioni
dell'acciuga in cucina, tra piatti della tradizione e nuove
interpretazioni.
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