Una cucina che innova ma con uno
sguardo alla tradizione: in questo quadro, che caratterizza la
filosofia del locale, martedì prossimo, 28 novembre (ore 20.30),
da Opera Restaurant di Napoli ritornano le cene con i
produttori. In collaborazione con Ais (Associazione italiana
sommelier) di Napoli, il ristorante di Via Simone Martini
organizza un appuntamento con la Cantina dei Produttori della
Valle Isarco rappresentata da Lorenzo Nichelatti. La
cena-degustazione, con i piatti firmati dal resident chef
Raffaele Campagnola, permetterà agli ospiti di conoscere meglio
il Sylvaner, vitigno simbolo della Valle Isarco in Alto Adige.
La serata sarà guidata dal degustatore Ais Steffen Wagner.
La Cantina Produttori Valle Isarco, è stato spiegato in un
incontro con i giornalisti, riunisce circa 160 piccoli
viticoltori della Valle Isarco, poco prima del confine con
l'Austria, nella più giovane e piccola realtà cooperativa della
regione, con la classica media altoatesina di poco più di un
ettaro di vigna a famiglia,
vigneti curati come i giardini di famiglia, con un lavoro
estremo, con grandi pendenze tra i 400 e 1000 m sul livello del
mare e con una grandissima esposizione al sole di montagna. Un
rigido e al tempo stesso solidale sistema di premiazione della
qualità
garantisce uve e di conseguenza vini di altissimo livello, in un
territorio difficile e faticoso, ma al tempo stesso di grande
vocazione per i vini bianchi.
"Il Sylvaner è uno dei due vitigni più rappresentativi della
Valle Isarco, speziato e aromatico al tempo stesso. Si tratta di
un incrocio per lo più diffuso nei paesi di lingua tedesca e in
Alsazia. Nella Valle Isarco ha trovato il suo habitat ideale,
dando luogo a
vini di grande spessore qualitativo e fascino, ma anche di
piacevole beva" è stato sottolineato. I Produttori Valle Isarco
ne realizzano tre varianti, una classica, una di eccellenza,
vale a dire la Linea Aristos, e una chicca e rarità assoluta, un
vero e proprio clos, 'Sabiona', dalla vigna racchiusa
all'interno di antiche mura di pietra, nello storico monastero
di Sabiona Chiusa, culla spirituale del Tirolo e icona
millenaria della Valle Isarco. "Una viticoltura 'eroica' come
viene definita - ha spiegato Steffen Wagner - con bianchi molto
sapidi e di grande fascino. Gli abbinamenti realizzati, anche
quelli più arditi come col piatto di carne, ad esempio,
funzionano bene".
Il menù: Aperitivo di benvenuto, Sylvaner, Linea Classica,
Alto Adige Valle Isarco doc, 2022; Seppia scottata, patata,
fagiolini e zuppa di pesce; Sylvaner, Linea Aristos, Alto Adige
Valle Isarco doc, 2022; Bottoni ripieni di ricotta al limone,
scampo marinato e la sua bisque; Sylvaner, Linea Aristos, Alto
Adige Valle Isarco doc, 2018; Capocollo di maiale nero
casertano, fonduta di provola, spinaci spadellati e pop-corn di
cotica; Sylvaner, Sabiona, Alto Adige Valle Isarco doc, 2019;
Mousse al caramello salato, pralinato agli agrumi, caramello
montato allo zenzero, terra
di cioccolato e croccante alle nocciole; Passito di Montagna a
sorpresa.
La cucina dell'Opera Restaurant è basata su cotture semplici
ma studiate con la materia prima è protagonista. Lo chef
Raffaele Campagnola, classe 1986, ha lavorato nelle cucine del
Veritas come braccio destro dello chef stellato Gianluca
D'Agostino e da gennaio 2020 con il suo team è alla guida del
locale del Vomero.
Al centro del ristorante una scultura di design, un albero della
vita illuminato, caratterizza il locale di Marcello Frungillo,
Guido Guida e Ciro Zambardino. Trenta coperti dove si servono
bollicine e vini delle migliori cantine. La carta dei vini,
curata dal sommelier e degustatore Steffen Wagner, conta circa
60 cantine e 120 referenze tra bollicine, bianchi, rosati, rossi
e vini da dessert.
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