Che si tratti di una "marinara"
classica, resa golosa dal profumo dell'origano di montagna,
dall'aglio paesano, dalla salsa del corbarino e dalla sapidità
dell'acciuga sott'olio, o di una "Margherita" con fiordilatte di
prima qualità o ancora di una "quattro stagioni" preparata con
le eccellenze orticole del vesuviano, sarà festa grande, giovedì
23 novembre, per il "Pizza Night" all'Istituto Superiore
"Graziani" di Torre Annunziata, a partire dalle 18,00.
Cinque serate all'insegna del gusto e con un tema
caratteristico, che daranno a genitori e visitatori la cifra
della qualità del lavoro svolto dal Dirigente scolastico, Anna
Maria Papa, e dalla squadra dei suoi docenti. Sono inserite in
calendario altre quattro manifestazioni. Il 15 dicembre toccherà
al "Dolce Natale" e alle prelibatezze napoletane caratteristiche
della Festa per eccellenza: struffoli, roccocò, raffiuoli,
susamielli e mustaccioli. A prepararli, con i ragazzi
dell'Istituto, lo chef Luigi Vitiello, vero e proprio
continuatore della tradizione pasticciera napoletana. Il 19
gennaio sarà la volta del "Sapore di terra", serata a tema con
salsiccia, friarielli e filatura di mozzarella e la
sponsorizzazione del Caseificio "Pacera" e della Macelleria
"Gravina Group". A seguire, il 26 gennaio, il "Pasta night" con
la pasta fresca approntata dagli studenti e dai maestri di
"L'arte della Pasta". Infine, "Carnevale", il 2 febbraio, con le
prelibatezze della Pasticceria "Il Tartufo", che chiuderà le
manifestazioni.
Per la serata inaugurale, a mettere le "mani in pasta" ci
saranno gli Chef Gianfranco Iervolino, con le sue prelibate
"montanarine" e Salvatore Piccirillo della "Masardona", uno dei
templi del sapore napoletano, con le sue pizze fritte
e"battilocchio". «L'obiettivo dell'iniziativa - spiega la
preside Papa - è illustrare alla platea scolastica la nostra
offerta di conoscenze teoriche e pratiche e quanto queste siano
in grado di offrire un futuro professionale soddisfacente a chi
frequenta i nostri corsi». L'obiettivo di questa iniziativa è
l'apertura della scuola al territorio, per illustrare quali
siano le potenzialità di questa tipologia di lavoro. «Certo -
continua la dirigente - questo è un mestiere che si apprende
operando. Non basta studiare, si impara lavorando, non si impara
solo sui libri e nemmeno con le sole ore di laboratorio: bisogna
partire dalla gavetta, tra pelapatate e lavapiatti. Tra gli
Chef che ospiteremo ci sarà il proprietario della Masardona, un
giovane: questo fa capire che chi si impegna può arrivare in
cima. Ma per farlo bisogna farsi le ossa, lavorando. Mi aspetto
che l'Istituto venga conosciuto il più possibile e che venga
apprezzato per quanto facciamo in senso lato. Al "Graziani" non
si fa solamente cucina,sala e ricevimento, ma si fa educazione,
formazione, inclusione e innovazione».
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