"Stiamo seguendo con molta attenzione
e viva preoccupazione la situazione del miele italiano, messo in
crisi dall'import sleale e dal cambiamento climatico. In
particolare, la redditività dei nostri apicoltori rischia di
essere affossata dalle importazioni di prodotti extra Ue di
qualità scarsa e con prezzi assolutamente fuori mercato, nonché
dall'incremento dei costi di produzioni dovuti anche alle
perturbazioni atmosferiche". Lo dichiara Andrea Tiso,
presidente nazionale Confeuro, Confederazione degli agricoltori
europei e del mondo.
"Insomma, un contesto- sostiene il presidente della
Confederazione- allarmante e problematico che deve essere
immediatamente attenzionato dal governo nazionale". A giudizio
di Confeuro, che esprime forte vicinanza al comparto degli
apicoltori, è necessario- sottolinea Tiso- agire con urgenza su
3 fronti, innanzitutto in sede legislativa, tutelando le aziende
apistiche italiane dal dumping commerciale extracomunitario.
Soprattutto tramite urgente riforma Pac. In secundis, bisogna
subito riprendere la questione pesticidi, cercando una valida
alternativa per tutelare le api dai veleni dei fitofarmaci.
Infine, ma non meno importante, proporre una campagna di
sensibilizzazione tra i consumatori, accendendo i riflettori
sulle etichette delle confezioni". "È necessario- conclude- che
si legga attentamente la provenienza del miele. Ne va della
salute dei cittadini. Auspichiamo dunque che la tutela dei
nostri produttori e della qualità del nostro miele diventi
priorità istituzionale dell'agenda governativa".
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