La Commissione europea presenterà venerdì la nuova proposta legislativa per semplificare alcune norme della Politica agricola comune (Pac), in risposta alle proteste degli agricoltori e in tempo utile per il vertice dei leader Ue del 21 e 22 marzo. Il pacchetto, a quanto si apprende, potrebbe ampliare la flessibilità già concessa sugli obblighi previsti dalla Pac per i terreni a maggese e la rotazione delle colture per ottenere i fondi Ue, garantendo che non vi siano sanzioni per gli agricoltori che quest'anno non rispetteranno gli standard ambientali o climatici.
All'ultimo Consiglio Agricoltura del 26 febbraio i ministri Ue avevano chiesto a Bruxelles di presentare ulteriori misure a medio e lungo termine, spingendosi a invocare la revisione della nuova Pac approvata nel 2021 ed entrata in vigore a gennaio 2023. La maggior parte dei governi Ue, compresa l'Italia, chiede in particolare di mettere in pausa - o abolire - alcuni principi dell'architettura verde della Pac, un iter di semplificazione dei piani strategici, l'aumento del contributo minimo che i governi possono concedere ai propri agricoltori in termini di aiuti di stato e clausole specchio negli accordi commerciali come il Mercosur per tutelare la produzione europea.
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