La collezione nazionale di
germoplasma olivicolo del Consiglio per la ricerca in
agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea) entra nella
Banca internazionale del Consiglio oleicolo internazionale (Coi)
del germoplasma. A renderlo noto è lo stesso ente di ricerca.
"La collezione del Crea, unica in Italia a fregiarsi di tale
riconoscimento - informa una nota - è la più grande collezione
nazionale di germoplasma olivicolo, seconda, dopo la Spagna, per
numero di varietà di olivo al mondo.
Si tratta di un patrimonio di agrobiodiversità, esteso su due
aree (Mirto Crosia e Rende) entrambe in Calabria, e composto da
600 varietà, di cui 200 autenticate e comuni alla collezione
spagnola". Insieme a quelle del Marocco, della Francia, della
Turchia, dell'Argentina e d'Israele, la collezione Crea è in
prima linea nello studio del germoplasma e nella ricerca di
genotipi tolleranti o resistenti, in risposta a nemici esterni,
come Xylella fastidiosa e Verticillium Dhaliae e i cambiamenti
climatici, quali incremento delle temperature medie invernali,
siccità e eventi meteorici non previsti (grandine, nebbia e
gelate fuori stagione) che stanno pregiudicando la produzione
olivicola mondiale.
Il Crea segnala che il network di Collezioni Coi internazionali
consentirà, nei prossimi anni, di comprendere maggiormente
l'agrobiodiversità dell'olivo, il fabbisogno di freddo invernale
della pianta e di selezionare quelle varietà in grado di
tollerare la riduzione del freddo invernale, che sta già
condizionando negativamente la fioritura e "di assicurare,
quindi, la produzione di olive, nonostante l'incremento delle
temperature in atto".
La Collezione Crea è stata riconosciuta durante la 118 sessione
dei Membri del Consiglio oleicolo internazionale (Plenary
session of 118th session of the Council of Members), svoltasi
oggi 23 novembre.
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