Remunerare di più i soci per
rispondere all'inflazione che da mesi colpisce le imprese
zootecniche locali, strette tra gli aumenti dei principali costi
di produzione: energia, carburanti, concimi e materie prime
destinate all'alimentazione dei bovini. È la strada scelta da
Latte Arborea per coprire gli extra costi sostenuti in questi
mesi dalle 162 aziende agricole dislocate nella piana di Arborea
e nelle altre province sarde.
Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della
cooperativa, leader nel settore lattiero-caseario sardo e terzo
player nazionale nel latte Uht, che oggi ha presentato il
provvedimento che porta la remunerazione media per i
conferimenti di latte vaccino a 0,58 euro per litro di latte iva
inclusa. Una cifra, si legge in una nota, "frutto di una
situazione economica migliorativa della cooperativa, che ha
chiuso il bilancio 2022 in pareggio, recuperando il negativo
dell'anno precedente e registrando un aumento di fatturato".
"Il nostro piano industriale - spiega Remigio Sequi,
presidente e amministratore delegato della 3A - punta a
massimizzare il valore per i soci, supportando lo sviluppo delle
stalle, della filiera e del tessuto sociale. È essenziale dare
il giusto valore a un alimento così prezioso. Con gli
investimenti che abbiamo in programma puntiamo a portare entro
il 2023 il prezzo a 0,60 euro per litro: una scelta che
rappresenta il concreto impegno dell'azienda per tutelare un
distretto produttivo che ha un indotto di circa 3.600 persone".
"Nel 2022 - informa l'azienda - l'operato e gli investimenti
della cooperativa, lungo la sua catena del valore, hanno
generato impatti diretti, indiretti e indotti pari a oltre 174
milioni di euro di prodotto interno lordo (pari a circa lo 0,01%
del Pil italiano)".
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