Da qui la recente scelta del passaggio di consegne internazionale con la designazione di Edward Mukiibi presidente di Slow Food, ugandese, nella convinzione che in particolare in Africa l'autonomia possibile delle risorse agroalimentari possa essere un elemento di forza nella grande sfida per la sovranità alimentare". Lo ha detto, presso la Stampa Estera a Roma, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. "Alla mia età - ha detto Petrini - è fisiologico trasmettere questa responsabilità. La mia disponibilità a sostenere il lavoro di Edie sarà totale ma senza sovrappormi; è giusto che il potere sia nelle mani di chi ha avuto il ruolo. Fra qualche anno - ha preannunciato Carlin - passerò il testimone, dopo averlo fatto anni fa alla presidenza Slow Food Italia, anche dell'Università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo. Il capolavoro - ha sottolineato Petrini - non è fare azioni, ma permettere che queste continuino a vivere anche dopo di noi, garantire un futuro. Intanto per Pollenzo, che oggi conta 600 studenti metà dei quali stranieri e provenienti da 60 diversi Paesi, fioccano diverse richieste di collaborazioni, dal Giappone agli Usa. Da ultimo - ha annunciato Petrini - l'Università di California che, coi suoi 280mila studenti e 9 campus, ci ha chiesto di lavorare insieme nel campus di Davis per costituire il centro Alice Waters, chef e attiivista Slow Food negli Usa, per sviluppare menu ospedalieri con forniture bio e locali".
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