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Xylella: Wwf, Slow Food e Guaceto, salvare ulivi zona rossa

Xylella: Wwf, Slow Food e Guaceto, salvare ulivi zona rossa

brindisi, 10 giugno 2020, 21:36

Redazione ANSA

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Xylella: Puglia, abbattuti 5 ulivi infetti nel Barese - RIPRODUZIONE RISERVATA

Xylella: Puglia, abbattuti 5 ulivi infetti nel Barese - RIPRODUZIONE RISERVATA
Xylella: Puglia, abbattuti 5 ulivi infetti nel Barese - RIPRODUZIONE RISERVATA

 - Il Consorzio di gestione della Riserva naturale di Torre Guaceto, Slow Food Puglia e Wwf Italia lanciano insieme "con forza un appello alla Regione Puglia contro l'abbattimento degli ulivi" infetti da Xylella, rilevando che in 'zona rossa' l'unica prescrizione "utile" contro la diffusione del batterio è "la lotta agli insetti vettori e non più l'abbattimento".

"La Regione Puglia - esortano - verifichi soluzioni alternative all'abbattimento", compresa la cura degli alberi malati, soprattutto nelle zone di pregio. Per la conservazione nella zona degli Ulivi Monumentali, che si estende fino a Torre Guaceto ed è ormai "infetta, come tutto il Brindisino, si è già pronunciato il Tar di Lecce - rilevano - con la sospensione dell'ordinanza di abbattimento emessa dalla Regione". Secondo i firmatari, nella zona infatti "l'eradicazione degli alberi ritenuti infetti sarebbe inutile". Nicolò Carnimeo, vicepresidente di Torre Guaceto e delegato regionale Wwf, sottolinea che "la Regione Puglia ha ottenuto risultati dalle sperimentazioni sul contenimento del vettore/i e sulla cura della patologia attraverso l'abbattimento dell'inoculo del batterio", risultati che sono stati pubblicati su riviste scientifiche e "confermati dall'applicazione dei protocolli da parte di produttori olivicoli in zona infetta. Inoltre, nella 'zona rossa', si è stabilito che il batterio è endemico e che, pertanto, l'unica prescrizione utile ai fini dell'arresto della diffusione del batterio consiste nella lotta agli insetti vettori e non più nell'abbattimento". "Non possiamo chiudere gli occhi davanti a questa tragedia", sottolinea Corrado Tarantino, presidente del Consorzio, ricordando i progetti agricoli di tutela nella Riserva naturale e sostenendo "gli agricoltori responsabili".

"Gli agricoltori hanno il diritto di fare ogni sforzo possibile per conservare i loro alberi, per riportarli anche alla produzione di olive e di olio", afferma Marcello Longo, presidente di Slow Food Puglia: "Noi siamo al fianco dei contadini legati alla terra e alle sue risorse in modo responsabile e sostenibile".

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