"Cinquant'anni fa, una piantagione di caffè significava sfruttamento umano, deforestazione, malattie, schiavitù. Non è più così, c'è bellissima natura e attenzione all'ambiente, ed è molto meglio in termini di sostenibilità anche nell'aspetto economico", ha aggiunto.
Illy ha sottolineato la problematica dei prezzi, che sono "fissati dalla finanza" e sono "impossibili da prevedere e da gestire. Non esiste una relazione tra gli elementi base del caffè e il prezzo", ha dichiarato.
Per Illy, "la soluzione è il commercio diretto" e una "collaborazione diretta tra produttori, torrefattori, commercianti e coltivatori", per ottenere un prezzo "basato sul costo della produzione e non sulla Borsa di New York".
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