"Il cambiamento climatico - ha detto l'assessore all'Ambiente del Piemonte, Alberto Valmaggia - ci pone davanti a sfide sempre nuove, che si possono fronteggiare solo con dati precisi e prospettive di scenario. Questo è lo scopo del progetto, del quale la Regione Piemonte ha la responsabilità organizzativa".
"L'ozono - ha spiegato l'ad dell'Ipla, Igor Boni - è uno dei più temibili inquinanti, e la sua stabilità gli consente di migrare a grandi distanze. Abbiamo scoperto danni da ozono su alcuni frassini della collina torinese: l'assorbimento dell'ozono produce radicali liberi che indeboliscono la pianta rendendola facilmente aggredibile dagli agenti patogeni".
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