Mantenere vive le tradizioni è
importante per 1 italiano su 2, soprattutto tra Gen X e Baby
Boomers. Oltre 1 italiano su 4, in particolare Millennials, vive
invece le grandi ricorrenze con spirito di rinnovamento,
adeguandole ai tempi. E' quanto emerge dall' indagine che
AstraRicerche ha condotto per Grappa Libarna (brand di Gruppo
Montenegro) su un campione di oltre 1.000 connazionali di età
compresa tra i 35 e i 75 anni.
L'analisi, nell'evidenziare che resistono i riti legati alla
tavola, sottolinea nel dettaglio che da una parte il 40% dei
connazionali vede le tradizioni come "un'antica usanza che viene
tramandata di generazione in generazione e che non va toccata
perché rappresenta la propria storia personale o quella della
famiglia", come mangiare un piatto legato ai ricordi (14,3%)
oppure l'uovo di cioccolato a Pasqua (14,8%). Dall'altra c'è
invece chi le considera "un elemento del passato che viene
rinnovato e adeguato ai nostri tempi" (23,4% con picchi tra gli
uomini Millennials) o ancora come un momento "nuovo" da creare
con amici e familiari e da ripetere (15%, Millennials in testa).
Tra i riti che resistono ancora oggi in tutto il Paese ci sono
quelli legati alla convivialità a tavola: 1 italiano su 4 tiene
viva la tradizione del pranzo domenicale, in compagnia di amici
o familiari e/o di un piatto legato alla propria storia
personale, e più di 1 su 10 resta per ore a chiacchierare dopo
il pasto. La convivialità- sottolinea la ricerca- resta inoltre
associata, per quasi 4 intervistati su 10, alla compagnia di un
buon distillato come la grappa, da consumare a fine pasto: a
dichiarare di consumarla è il 64,0% del campione, soprattutto
uomini e Millennials.
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