Dati economici in lieve miglioramento
nel terzo trimestre 2023 per l'agroalimentare: il Pil segna
+0,1% rispetto al trimestre precedente e sempre +01% sullo
stesso periodo del 2022; a questo però corrisponde una
flessione del valore aggiunto del 3,1% (dati tendenziali), in
particolare: agricoltura (-3,1%), industria (-1,3%) e servizi (+
0,8%). È quanto emerge da CreAgritrend, il bollettino
trimestrale messo a punto dal Crea con il suo Centro di Ricerca
Politiche e Bioeconomia. Rispetto allo stesso periodo del 2022,
tra luglio e settembre 2023, l'indice della produzione scende
del 3,5% per l'industria alimentare, con il picco a luglio
(-4,6%) e sia per quella delle bevande (-8,6%); sale, invece,
quello del fatturato sul mercato estero e interno
(rispettivamente +4% nel complesso e +8% sui mercati esteri per
l'industria alimentare, +6% e +6% per quella delle bevande). Le
esportazioni si attestano a 15,5 miliardi di euro (+3,2% circa
rispetto allo stesso trimestre 2022), confermando un leggero
rallentamento verso tutti i principali mercati. In aumento le
importazioni che raggiungono i 15,5 miliardi e riguardano tutti
i principali fornitori dell'Italia.
Secondo i dati raccolti da ottobre al 3 dicembre 2023 si
rafforza il clima di fiducia nei confronti del settore, con il
73,2% dei giudizi positivi e molto positivi (+3,8% rispetto allo
scorso periodo); in calo i negativi e molto negativi (24,7%) e i
neutrali (2,2%). Che il cibo sia sempre più legato alla
sostenibilità e alla salute lo conferma, infine, un'indagine
condotta a gennaio scorso: il 70% degli intervistati associa gli
alimenti sostenibili al basso impatto ambientale, mentre il 45%
al biologico; il 63% associa i cibi sani principalmente a quelli
freschi e/o non trasformati e il 51% a quelli biologici e con
scarso contenuto di grassi. Il 77% non conosce o ha una scarsa
conoscenza delle tecniche di miglioramento genetico, ma maggiore
è il livello di istruzione più è la loro conoscenza. Tra gli
scopi della modificazione genetica, gli italiani annoverano in
prevalenza l'aumento della resistenza delle piante alle malattie
e agli insetti (48%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA