Una lettera-appello al premier Mario Draghi per attualizzare i codici Ateco, la classificazione delle attività economiche, che così come sono "oggi mettono a rischio le attività della ristorazione facendo spesso di tutta un'erba un fascio". Ad inviarla al governo e alla Istituzioni nel giorno di riapertura anche al coperto in tutti i locali italiani, è lo chef Massimiliano Mascia del San Domenico di Imola due stelle Michelin.
"Non è possibile che allo stesso codice Ateco facciano parte un'infinita serie di attività ben diverse tra loro per orari di aperture, tipologia, modalità di servizio e offerta proposta - denuncia lo chef - ora che siamo tutti ripartiti è il momento che qualcuno a livello governativo si occupi di risolvere il problema, altrimenti ho seri dubbi che questa ripartenza durerà a lungo". Mascia spiega che "dopo un anno il problema dei codici Ateco ci mette ancora a rischio; sono rimaste chiuse tante attività come il nostro ristorante che di problemi ne creano pochi perché distanziamento, pulizia e attenzione massima ci sono sempre state". E precisa, "va bene che da oggi possiamo aprire le sale interne e avere tavoli da più di quattro persone, ma dobbiamo prevenire prima di tutto sennò continueremo a vivere alla giornata e in balia degli eventi come da un anno e più. Un buon Governo lavora in prospettiva - conclude - e come a noi viene richiesto di aggiornarci e fare investimenti, è ora che anche i codici Ateco, ormai ultra datati, vengano rivisti e attualizzati, sennò chi ci assicura che in autunno non saremo punto e capo?".
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