"Purtroppo il Governo non ha ancora concesso l'emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per i territori di Goro e Comacchio, impedendo così di fatto alle imprese di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace, concreta e rapida di contrasto al granchio blu. Si tratta di una situazione non più sostenibile". Così il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l'assessore regionale all'Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, rilanciano un allarme sulla situazione in cui versano pescatori e acquacoltori delle marinerie di Goro e Comacchio, nel ferrarese, a causa del granchio blu.
"Ci sono imprese cooperative e quindi famiglie - aggiungono Bonaccini e Mammi - che rischiano dai prossimi giorni di non portare a casa lo stipendio a causa della devastazione provocata dal granchio blu all'ecosistema marino in tutta l'area del Delta del Po, un territorio che vive della produzione della vongola verace, dove viene prodotto il 55% del pescato nazionale".
"È indispensabile - continuano presidente e assessore - avere in disponibilità gli indennizzi per le imprese di pesca e acquacoltura, messi dal Ministero dell'Agricoltura che ha la delega alla pesca. Ma non basta. C'è bisogno di tutto l'impegno politico nazionale per prevedere misure speciali in questo momento di straordinaria criticità, per permettere alle imprese di ripartire, e per garantire un regime fiscale agevolato per chi ha subito questa tragedia e rischia di non alzarsi più".
"Ribadiamo con forza - concludono - la necessità di dichiarare l'emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore. Ci auguriamo che tutte le forze politiche in Parlamento facciano proprio il nostro ennesimo appello: il granchio blu sta distruggendo l'ecosistema del Delta del Po e l'economia locale, con ricadute sociali davvero molto gravi per tutta la nostra comunità".
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