Agroalimentare in ripresa nel
primo trimestre del 2023, con un leggero aumento del Pil
rispetto ai tre mesi precedenti (+0,6%) e allo stesso periodo
del 2022 (+1,9%), nonostante la flessione del valore aggiunto in
agricoltura (-0,6%) e industria (-0,5%). Questo mentre crescono
i consumi nazionali dello 0,7%), i servizi del 2,9% e gli
investimenti fissi lordi dello 0,8%). È la fotografia scattata
da CreaAgritrend, il bollettino trimestrale del Crea con il suo
Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia.
Rispetto allo stesso periodo del 2022 resta stabile l'indice
della produzione per l'industria alimentare e in calo quella
delle bevande (-5,8%), mentre il fatturato cresce sul mercato
estero e interno, rispettivamente +19% nel complesso e +25% sui
mercati esteri per l'industria alimentare, +12% e +7% per quella
delle bevande. Le esportazioni superano i 15,6 miliardi (+13,2%
rispetto al I trimestre 2022; in Polonia +27,4% e Francia e
Spagna gli incrementi si attestano intorno al 20%, in flessione
le importazioni, che raggiungono i 16 miliardi (+12%) e
riguardano tutti i principali fornitori dell'Italia. I prodotti
maggiormente esportati sono stati gli ortaggi trasformati,
legumi e ortaggi freschi, i lattiero-caseari e i derivati dei
cereali. Sul fronte delle importazioni si segnalano i derivati
dei cereali, carni fresche e congelate, i prodotti lattiero
caseari e i cereali. Si evidenzia anche un rafforzamento del
clima di fiducia nei confronti del settore, con una prevalenza
dei giudizi positivi e molto positivi (69,3%.).
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