San Valentino, uno degli appuntamenti chiave nel calendario dell'e-commerce, offre ai criminali informatici un'occasione perfetta per truffare i consumatori. Secondo una nuova ricerca degli esperti di sicurezza informatica Bitdefender, una email di spam a tema San Valentino su quattro, tra il 17 gennaio e l'8 febbraio, è stata contrassegnata come truffa. A livello geografico, le zone più colpite sono gli Stati Uniti e l'Irlanda, che hanno ricevuto il 39% della corrispondenza. L'Italia è il paese con un impatto minore di questo tipo di messaggi, con il 2% del totale. I principali Paesi da cui provengono le comunicazioni truffaldine sono gli Stati Uniti, i Paesi Bassi e il Regno Unito. "Come spesso accade, i criminali informatici continuano a riciclare vecchi stratagemmi, riutilizzando gli stessi modelli di email per spingere i destinatari ad acquistare regali" spiegano gli esperti. Alcuni dei principali esempi di oggetto utilizzati per le email di spam di San Valentino includono peluche, creme, dolci e fiori. Si tratta di messaggi all'apparenza innocui ma che, in realtà, includono link che rimandano a siti civetta, atti a raccogliere informazioni personali e metodi di pagamento, oppure file corrotti, con cataloghi dei regali, che se aperti installano virus sui computer. Gli analisti hanno inoltre individuato l'ascesa, proprio in concomitanza con San Valentino, di email che spingono le persone a iscriversi a piattaforme di incontri per far intraprendere relazioni fasulle "che possono costare alle vittime ingenti somme di denaro". A tal proposito, Bitdefender ricorda di evitare la condivisione di dati personali e altre informazioni sensibili, come foto e dati finanziari, con sconosciuti incontrati online.
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