Accelerazione delle estinzioni, esaurimento delle riserve d'acqua, scioglimento dei ghiacciai, detriti spaziali, calore insopportabile e insostenibilità dei sistemi assicurativi: all'indomani dell'allerta lanciata da 15.000 scienziati sul futuro del clima, l'Onu segnala sei punti critici dall'impatto irreversibile sull'umanità e il pianeta. E' quanto emerge dal rapporto 'Interconnected Disaster Risks' coordinato da Zita Sebesvari e Jack O'Connor dell'Istituto per l'ambiente e la sicurezza umana dell'Università delle Nazioni Unite.
Il punto di partenza dell'analisi è che tutto quel che avviene sul pianeta è strettamente interconnesso e il collasso di un elemento può avere conseguenze imprevedibili e catastrofiche su altri aspetti. Il primo dei sei elementi vicini a superare il punto di rottura, secondo i ricercatori, è la rapida estinzione di molte specie. Un esempio concreto è la testuggine Gopher, in via di estinzione e le cui vecchie tane sono usate da più di 350 altre specie per riprodursi e rifugiarsi.
Una di queste è la rana Gopher, anch'essa in via di estinzione, ma importante per controllare gli insetti e prevenire epidemie di parassiti nelle foreste. Rischi enormi arrivano anche dall'esaurimento delle falde acquifere, come avvenuto pochi anni fa in Arabia Saudita passata improvvisamente dall'essere un grande produttore di grano a doverlo oggi importare per sfamare la popolazione.
Gravi rischi arrivano poi dai ghiacciai, riserve di acqua dolce in via di esaurimento, e dallo spazio il cui numero di satelliti è in rapida crescita, tanto da poter presto diventare ingestibile per i rischi dovuti ai detriti. Altro aspetto poche volte considerato è la sempre maggiore difficoltà delle società assicurative di coprire i costi dovuti ai disastri naturali, tanto che in molti paesi come l'Australia sta diventando impossibile assicurare le abitazioni per le alluvioni. Un fenomeno che rischierà, affermano gli autori dello studio, di aumentare enormemente le disuguaglianze economiche tra ricchi e poveri.
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