In Europa le giornate più torride stanno vedendo aumentare le proprie temperature massime due volte più rapidamente rispetto a quelle medie estive: la più colpita è la parte Nord-occidentale, con Inghilterra, Galles e Francia settentrionale in testa. Lo ha scoperto lo studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters e guidato dall'Università britannica di Oxford, che ha analizzato i dati di 60 anni, dal 1960 al 2021. Gli autori dello studio lanciano quindi l'allarme: è necessaria un'azione urgente per adattare le infrastrutture essenziali agli impatti di queste ondate di calore estreme, come quella dell'estate 2022, che vengono sottostimate dagli attuali modelli climatici.
I risultati raccolti dai ricercatori guidati da Matthew Patterson mostrano una netta tendenza generale per le temperature registrate nelle giornate più calde dell'anno, che stanno crescendo a ritmo doppio rispetto a quelle dei giorni estivi medi. Per Inghilterra e Galles, ad esempio, mentre le temperature medie estive sono aumentate di circa 0,26 gradi ogni dieci anni, quelle delle giornate bollenti hanno visto un balzo di 0,58 gradi per decennio.
Le cause di questo fenomeno non sono ancora chiare. Secondo Patterson, potrebbe essere dovuto al fatto che le giornate estive più torride nell'Europa Nord-occidentale sono spesso collegate all'aria calda proveniente dalla Spagna: questa regione, infatti, si sta riscaldando più velocemente e quindi l'aria trasportata verso Nord presenta temperature più estreme rispetto ai paesi settentrionali. L'ondata di calore del 2022, ad esempio, è stata guidata da un pennacchio di aria calda arrivato a Nord dalla Spagna e dal Sahara, ma saranno necessari ulteriori studi per confermare o meno questo meccanismo.
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