La nave rompighiaccio italiana "Laura Bassi" dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da una nave. L'impresa rientra nella campagna oceanografica della 38/a Spedizione Italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA). I ricercatori e i tecnici a bordo hanno raggiunto, all’interno della Baia delle Balene, un sito fino a oggi inesplorato che si trova alla latitudine di 78° 44.280’ S, il punto più meridionale mai raggiunto nel Mare di Ross in Antartide.
Scopo della missione è effettuare campionamenti nell’ambito di “Bioclever” (Biophysical coupling structuring the larval and juvenile fish community of the Ross Sea continental shelf: a multidisciplinary approach) un progetto coordinato dall’Istituto di scienze polari (Cnr-Isp) del Cnr, grazie anche alla collaborazione dell’osservatorio marino MORSea (Università Parthenope).
Il record è stato raggiunto nel corso della prima campagna oceanografica dedicata a sette diversi progetti tra attività di lancio e recupero di boe (floating e drifter) alla messa a mare dei “mooring”, per studiare le colonne d’acqua e realizzare mappe di aree ancora non cartografate in collaborazione con l’Istituto Idrografico della Marina Militare Italiana.
Il rientro al porto di Lyttelton in Nuova Zelanda è previsto per il 6 marzo 2023, mentre quello in Italia è atteso per la seconda metà di aprile.
"Sono contento del record - ha commentato Franco Sedmak, comandante della nave Laura Bassi - ma al tempo stesso sono triste nel constatare che le cose stanno veramente cambiando qui in Antartide e nel mondo in generale. Nel 2017 quando per la prima volta siamo stati con la vecchia OGS Explora nella Baia delle Balene abbiamo trovato tanto ghiaccio impenetrabile. Personalmente mai avrei pensato di poter a distanza di pochi anni riscontrare un tale scioglimento del ghiaccio da riuscire a scendere tanto a sud".
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