La missione cinese diretta al lato nascosto della Luna, Chang’e 6, è arrivata nell'orbita lunare: a darne l’annuncio è stata l’agenzia spaziale cinese Cnsa sulla piattaforma X. La sonda è ora in un’orbita molto schiacciata e impiegherà diversi giorni per spostarsi su una quota più bassa in vista dell’allunaggio nei pressi del Polo Sud lunare,previsto il 2 giugno. Una volta sul suolo lunare, per due giorni il veicolo dovrà raccoglierà campioni di terreno da riportare a Terra.
Lanciata il 3 maggio 2023 dallo spazioporto di Wenchang, Chang’e 6 è la nuova ambiziosa missione cinese che punta per la prima volta a riportare a Terra campioni del lato nascosto della Luna, poggiandosi in un sito di grande interesse scientifico e per lo sviluppo di futuri avamposti umani.
Dopo un viaggio di circa 5 giorni, la sonda “ha eseguito con successo la manovra di frenata nei pressi della Luna alle 2:12 Utc (le 4:12 ora italiana) dell’8 maggio entrando in orbita lunare”, si legge sull’account della Cnsa. “Con il supporto del satellite per comunicazioni Queqiao-2 – prosegue – regolerà l'altezza e l'inclinazione e separerà l'orbiter-modulo di ritorno dal lander-modulo di discesa”. Le comunicazioni della missione sono infatti garantite dal satellite Queqiao-2 lanciato pochi mesi fa e ideato per fornire un ponte radio.
Chang’e 6 è composta da 4 moduli – orbiter con modulo di rientro, e lander con modulo di risalita – che presto si separeranno in 2 sezioni. Lander e modulo di risalita scenderanno sulla Luna, dopo due giorni il modulo di risalita con i campioni a bordo dovrà raggiungere l'orbita lunare, dove si aggancerà al modulo di rientro. Della missione fanno parte strumenti di più Paesi, fra i quali uno italiano realizzato dall’Istituto Nazionale di Astrofisica.
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