È stata ottenuta la più precisa, vasta e dettagliata mappa 3D dell’universo mai realizzata, che permetterà di misurare l’espansione del cosmo negli ultimi 11 miliardi di anni e il ruolo che ha in questo processo la misteriosa energia oscura. Il risultato si deve alla collaborazione internazionale Desi, che comprende 900 ricercatori provenienti da 70 istituzioni e si avvale di uno strumento situato sull’Osservatorio Nazionale Kitt Peak, in Arizona: il progetto, guidato dal Laboratorio Nazionale americano Lawrence Berkeley, condivide oggi i dati ottenuti dal primo anno di lavoro in diversi articoli pubblicati sulla piattaforma arXiv, che accoglie gli studi non ancora sottoposti al vaglio della comunità scientifica, e presentati al convegno della Società americana di Fisica e alla conferenza di Moriond.
“Siamo incredibilmente orgogliosi dei dati, i primi ad emergere dalla nuova generazione di esperimenti sull’energia oscura”, commenta Michael Levi, coordinatore di Desi. “Finora le osservazioni sembrano in accordo con i nostri modelli dell’universo, ma abbiamo anche notato alcune piccole differenze potenzialmente interessanti – aggiunge Levi – che potrebbero indicare che l’energia oscura si sta evolvendo nel tempo”. Man mano che Desi raccoglierà nuovi dati durante la sua missione quinquennale, questi primi risultati diventeranno più precisi, permettendo di capire se sia davvero necessario aggiornare le teorie sulla formazione del cosmo.
Questa è la prima volta che i ricercatori riescono a misurare la storia dell’espansione dell’universo giovane con una precisione migliore dell’1%, risalendo indietro nel tempo fino a 11 miliardi di anni fa e regalando il miglior quadro finora disponibile sull’evoluzione del cosmo. Entro la fine dei suoi cinque anni di lavoro, Desi cercherà di mappare circa 37 milioni di galassie e 3 milioni di quasar, nuclei galattici attivi estremamente luminosi.
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