Il prestigioso premio internazionale intitolato all'astrofisico italiano Bruno Rossi, assegnato dalla Divisione di astrofisica delle alte energie dell'American Astronomical Society, è stato conferito quest'anno a Martin Weisskopf, Paolo Soffitta e alla collaborazione scientifica della missione Ixpe (Imaging X-ray Polarimetry Explorer), lanciata nel dicembre 2021 da Nasa e Agenzia Spaziale Italiana per studiare i fenomeni estremi dell'universo.
Il telescopio spaziale Ixpe studia il cosmo attraverso la polarizzazione dei raggi X grazie a tecnologie interamente made in Italy, sviluppate dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dall'Istituto Nazionale di Astrofisica.
“Ixpe è la dimostrazione di come un'idea perseguita da più di trent'anni si sia trasformata in una missione di successo grazie alla collaborazione tra Stati Uniti e Italia", commenta Paolo Soffitta, ricercatore dell’Inaf, che coordina la collaborazione scientifica insieme a Martin Weisskopf. "Il team internazionale ha visto in Italia la sinergia tra Inaf, Infn e il partner industriale Ohb-Italia coordinati dall’Agenzia Spaziale Italiana e le università di Roma Tre e Padova. Il sistema di rivelazione sensibile alla polarizzazione è stato interamente concepito, sviluppato, assemblato testato e calibrato in Italia”.
"Asi ha coordinato tutte la attività di sviluppo dei rivelatori innovativi a bordo di Ixpe, dalla fase di prototipizzazione a quella realizzativa, sulle cui tecnologie aveva già investito da diversi anni - spiega Barbara Negri, responsabile dell’Unità volo umano e sperimentazione scientifica di Asi - e ha contributo al software per l’analisi dei dati scientifici grazie allo Space Science Data Center. Inoltre, Asi partecipa alle attività di ground-segment, avendo messo a disposizione la base di Malindi, come stazione TT&C primaria”.
"Il Premio Bruno Rossi rappresenta un importante riconoscimento internazionale del valore della ricerca italiana - aggiunge Luca Baldini, responsabile nazionale per l’Infn della missione Ixpe - che dimostra ancora una volta la capacità di estendere gli orizzonti della conoscenza creando tecnologie fortemente innovative, in particolare come Infn fornendo a Ixpe i suoi occhi sensibili alla polarizzazione dei raggi X, i Gas Pixel Detector".
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