Sulla scia della straordinaria immagine di Nettuno rilasciata nel 2022, il telescopio spaziale James Webb (Jwst) di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Canadese (Csa) supera anche il test di Urano e dei suoi 13 anelli, dimostrando ancora una volta l’incredibile sensibilità dei suoi strumenti: la nuova immagine di questo gigante ghiacciato, infatti, mostra con un dettaglio senza precedenti le luminose caratteristiche della sua atmosfera ed i suoi deboli anelli polverosi, che prima d’ora erano stati catturati solo dalla Voyager 2, mentre sorvolava Urano nel 1986, e dall’Osservatorio Keck situato sul vulcano Mauna Kea, alle Hawaii.
Urano, il settimo pianeta del Sistema Solare, è unico nel suo genere: ruota su un lato, ad un angolo di circa 90 gradi rispetto al piano della sua orbita, con il risultato che i poli sperimentano molti anni di luce solare costante seguiti da uno stesso periodo di completa oscurità. Il pianeta, infatti, impiega 84 anni per orbitare intorno al Sole. Attualmente al polo nord, che è la parte fotografata da Webb, è tarda primavera e l’estate arriverà nel 2028.
La luce infrarossa catturata dal Jwst permette di osservare anche quanto è dinamica l’atmosfera di Urano, con la grande luminosità della calotta polare, che sembra comparire in primavera e svanire in autunno con un meccanismo ancora misterioso, e con nuvole estremamente brillanti, probabilmente legate a delle tempeste in corso. Il pianeta ha anche 13 anelli conosciuti, di cui 11 sono visibili nell’immagine del telescopio Webb: alcuni sono così luminosi da risultare quasi fusi in un unico grande anello. I ricercatori si aspettano che le future osservazioni di Urano compiute da Webb rivelino anche i due anelli più esterni e deboli, che sono stati scoperti nel 2007 grazie al telescopio Hubble della Nasa.
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