Avere competenze di Intelligenza Artificiale può far aumentare lo stipendio del 30% eppure in Europa l'81% dei datori di lavoro non trova personale qualificato: sono alcuni dei dati che emergono dallo studio realizzato da Amazon Web Services e Access Partnership sull'impatto della IA nel mondo del lavoro. Dalla ricerca risulta inoltre che l'86% dei datori di lavoro ritiene che entro il 2038 l'IA assumerà un ruolo chiave all'interno della loro azienda.
L'IA sta avendo e avrà un impatto enorme nel mondo del lavoro, ridefinendo le attività di tutti i lavoratori e per analizzarne l'evoluzione lo studio ha effettuato un sondaggio su oltre 6.500 dipendenti e 2.000 datori di lavoro in vari settori in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito. "Lo studio mostra che le competenze in intelligenza artificiale possono migliorare significativamente la produttività e gli stipendi in tutta Europa", osserva Alessandra Antonelli, Country Leaderdi Aws Italia. I sondaggi indicano infatti che i datori di lavoro intervistati sarebbero disposti a pagare una media del 30% in più per i lavoratori con competenze di IA, un interesse che - sottolinea il report - non si limita solo ai giovani. Assumere personale con tali competenze sarebbe una priorità per il 60% dei datori di lavoro intervistati, ma l'81% afferma di non riuscire a trovare il personale di cui ha bisogno.
Carenza confermata dai lavoratori, solo il 14% di questi ritiene infatti di avere una conoscenza avanzata dell'intelligenza artificiale, mentre il 50% si ritiene dotato di una conoscenza dell'intelligenza artificiale "di base" o "nascente". L'indagine conferma così che i datori di lavoro si trovano ad affrontare un divario di competenze in materia di intelligenza artificiale che può essere colmato solo attraverso la formazione. Tra le competenze più richieste, secondo il 51% dei datori di lavoro intervistati, sono il pensiero critico e la risoluzione di problemi complessi seguiti dal pensiero creativo, entrambi necessari per usare in modo corretto gli strumenti di IA. "Abbracciare l'IA - ha proseguito Antonelli - non riguarda solo l'adozione di nuove tecnologie: si tratta di potenziare le persone".
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