Esiste un forte legame tra l'esposizione agli insetticidi e una minore concentrazione di spermatozoi negli uomini adulti: lo dimostrano 50 anni di dati, passati in rassegna da un gruppo di ricerca internazionale, coordinato da Melissa J. Perry della George Mason University (Usa), che comprende anche ricercatori dell'Istituto Ramazzini di Bologna. I risultati sono pubblicati sulla rivista Environmental Health Perspectives.
"Capire come gli insetticidi influenzano la concentrazione dello sperma negli esseri umani e' fondamentale considerata la loro ubiquita' nell'ambiente e i rischi riproduttivi documentati", afferma la prima autrice dello studio, Lauren B. Ellis della Northeastern University. "Gli insetticidi rappresentano una preoccupazione per la salute pubblica e per tutti gli uomini, che sono esposti principalmente attraverso il consumo di cibo e acqua contaminati".
Per valutare le conseguenze sulla salute riproduttiva maschile, i ricercatori hanno passato in rassegna 25 studi condotti su oltre 1.700 uomini adulti di quattro continenti (Europa, Asia, Nord e Sud America) esposti a due tipi molto comuni di insetticidi, ovvero organofosfati e N-metil carbammati.
I risultati dimostrano una forte associazione tra l'esposizione agli insetticidi e una minore concentrazione di sperma, un fatto che secondo i ricercatori merita molta attenzione, soprattutto alla luce della progressiva riduzione della qualita' dello sperma evidenziata da studi precedenti.
"Questa e' la revisione di studi piu' completa fatta fino a oggi sulla fertilita' maschile e sulla salute riproduttiva", commenta Perry. "Le prove disponibili sono arrivate al punto che dobbiamo intraprendere azioni normative per ridurre l'esposizione agli insetticidi".
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