"Nei prossimi giorni faremo un altro provvedimento per costruire un meccanismo nazionale di monitoraggio delle liste d'attesa, che non esiste. Vuol dire avere possibilità di intervenire in maniera puntuali. E ci saranno soluzioni per effettuare visite e prestazioni sanitarie, che si faranno anche sabato e domenica, abolire il tetto di spesa per l'assunzione dei medici, coinvolgere più gli specializzandi, sanzionare i dirigenti sanitari che non dovessero rispettare gli obiettivi di riduzione delle liste d'attesa, premiandoli se invece lo fanno". Lo ha detto Giorgia Meloni, premier e leader di FdI, dal palco della chiusura della campagna elettorale per le Europee del suo partito.
"Si commentano solo i dati concludenti. Ora ci sono delle interlocuzioni in essere". Così il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, rispondendo a chi domandava di eventuali problemi di coperture al provvedimento sulle liste d'attesa nella Sanità, che potrebbero spingere il governo a varare un disegno di legge anziché un decreto."Un problema di coperture? È la normale interlocuzione, laddove ci sono degli Impatti economici, vanno valutati. Sono normali interlocuzioni tecniche, non politiche", ha spiegato Gemmato a margine del comizio di FdI per le Europee, senza indicare i costi stimati del provvedimento: "Non diamo i numeri. C'è un tema, quello dell'abbattimento delle liste d'attesa, e ci sono delle soluzioni. Gli strumenti possono essere quello della decretazione, che ha cogenza immediata, o un disegno di legge veloce, approvato dal Consiglio dei ministri e poi con la partecipazione del Parlamento, con la compensazione di eventuali criticità".
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