/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Medici aggrediti: sindacato al ministro, ora approvare legge

Medici aggrediti: sindacato al ministro, ora approvare legge

"Fenomeno simbolo di una grave regressione culturale del Paese"

ROMA, 07 gennaio 2020, 11:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Mettere in cima alle priorità "un'azione di sensibilizzazione verso il Parlamento affinché vari subito il Disegno di legge contro la violenza sui medici" e "rilanciare la medicina del territorio". A chiederlo, in una lettera inviata al ministro della Salute Roberto Speranza, è Pina Onotri, segretario del Sindacato Medici Italiani (Smi), dopo gli ultimi episodi di aggressioni a personale sanitario.
    La sicurezza di chi esercita la professione medica e sanitaria, scrive Onotri, "è diventata una questione nazionale, rappresentativa di una grave regressione sociale e culturale del nostro Paese". Le soluzioni che prospettano alcune dirigenze di Aziende Sanitarie Locali, "quali le denunce e le pene maggiorate o le telecamere, potrebbero servire, ma resta il dubbio che non siano del tutto risolutive per arginare il malcontento e la domanda di salute di chi arriva nei nostri ospedali e negli studi medici". Per far fronte al problema serve invece, prosegue, serve "ristabilire un nuovo patto di rispetto reciproco tra pazienti, personale medico - sanitario e istituzioni". E questo passa attraverso "la piena valorizzazione della medicina generale e ospedaliera", così da garantire "la capillarità dei servizi" e una corretta "gestione della tempistica di presa in carico dei pazienti". In questo senso, conclude il segretario Smi, "auspichiamo una pronta approvazione del Ddl ancora fermo presso la Commissione Affari Sociali della Camera", che istituisce l'Osservatorio nazionale sul fenomeno e inasprisce le pene per chi compie aggressioni a medici durante l'esercizio della professione.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza