Responsabilizzare i più giovani
sul tema della sicurezza stradale, sui rischi della guida in
stato di ebbrezza e contro l'utilizzo di sostanze stupefacenti:
è questo l'obiettivo del progetto "Non fare lo sbronzo, la vita
ti aspetta", presentato questa mattina a Palazzo di Città, a
Salerno.
Organizzata in collaborazione con la Polizia Municipale di
Salerno, l'Aci Automobile Club Salerno, l'Asl Salerno, la
Protezione Civile, il Dipartimento Uoc emergenza-Cot 118, la
Croce Rossa Salerno l'iniziativa vedrà, a partire dal prossimo
15 aprile, la presenza dei caschi bianchi all'interno di tutte
le scuole secondarie di secondo grado della città per un
incontro con gli studenti, volto a sensibilizzarli sul rispetto
delle norme del codice della strada e sui rischi dell'abuso di
alcol e droga.
Si inizia, il 15 aprile con l'Istituto Professionale ProfAgri,
per finire, il 25 maggio con il Liceo Scientifico Severi.
Secondo il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: "si tratta di un
progetto molto importante che coinvolge le scuole del
territorio. Lo scorso anno tenemmo un'altra iniziativa simile,
funestata da un grave incidente stradale dove perse la vita, nei
pressi del teatro Verdi, una giovane ricercatrice straniera.
Stamattina abbiamo presentato questo progetto, ricordando i due
giovani carabinieri che sono stati travolti da un'auto guidata
da una donna che pare - e sottolineo pare - fosse sotto effetto
di alcol e droga. Questo testimonia l'esigenza assolutamente
inderogabile di offrire ai giovani una serie di indicazioni per
una guida sicura. Non è mai troppo. Bisogna fare in modo che
entri nella coscienza collettiva l'idea e la consapevolezza che
quando si guida bisogna essere sobri, attenti e rispettosi delle
regole della strada. Noi, come Comune, insieme all'assessore
Tringali abbiamo predisposto una serie di presidi, tipo i
rallentatori, le bande sonore, abbiamo installato alcuni
autovelox, ma servono nella misura in cui ognuno faccia la sua
parte con coscienza".
"Il Comune sta facendo la sua parte - rimarca l' assessore alla
Sicurezza Urbana, Claudio Tringali - attraverso la repressione
degli interventi della Polizia Municipale, ma soprattutto come
prevenzione. E' possibile salvare vite umane e limitare i danni,
attraverso l'uso cosciente anche dei dispositivi, esistono i
defibrillatori, esistono le manovre di primo soccorso e tutta
una serie di strumenti che possono servire quando si verifica
un incidente. Noi vogliamo aprire un confronto con i ragazzi. E'
giusto che si divertano, ma che lo facciano in sicurezza".
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