/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

A Milano via l'obbligo dei sensori per bus e camion

A Milano via l'obbligo dei sensori per bus e camion

Tar annulla i provvedimenti del Comune, 'intervenga il governo'

MILANO, 23 novembre 2023, 18:52

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Niente più obbligo per bus e camion che circolano a Milano di avere i sensori per gli angoli ciechi: il Tar della Lombardia ha infatti "annullato integralmente" i provvedimenti presi dal Comune di Milano dopo una serie di incidenti mortali per proteggere pedoni e ciclisti.
    Sono stati due i ricorsi presentati da aziende di trasporti e Assotir contro le norme che dal primo ottobre (con alcune deroghe) impedivano l'ingresso in area B, la ztl che corrisponde alla gran parte della città. Ricorsi che sono stati uniti e accolti dalla terza Sezione del tribunale amministrativo.
    Secondo il Tar, infatti, il Comune non ha le competenze per normare in materia di circolazione stradale per quanto riguarda ordine pubblico e sicurezza, su cui ha competenze "esclusive" lo Stato.
    Nella sentenza si sottolinea che "il codice della strada ha accentrato presso gli organi centrali, con scelta esente da profili di manifesta incongruità, l'omologazione e l'approvazione sia dei dispositivi di controllo e regolazione del traffico" sia "dei dispositivi ulteriore di marcia". Le Regioni possono intervenire su temi che riguardano la tutela della salute, i comuni possono "istituire aree a traffico limitato nei centri abitati (Aree B e C di Milano nel caso di specie) per 'esigenze di prevenzione degli inquinamenti e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale". E in questo caso "è palese che un dispositivo volto a scongiurare incidenti in danno di pedoni e ciclisti risponda ad un'esigenza di ordine pubblico e sicurezza, del tutto estranea a componenti incidenti sull'ambiente e i beni culturali ma invece 'funzionale alla tutela dell'incolumità personale' per 'prevenire una serie di reati (...) come l'omicidio colposo e le lesioni colpose'".
    E' insorta l'opposizione di centrodestra che ora chiede risarcimenti per i "pesanti costi" sostenuti da chi ha già montato, o comunque acquistato i sensori, richiesta preannunciata anche dalla Federazione Autotrasportatori Italiani di Milano.
    Il Comune dal canto suo è "orientato" a fare ricorso al Consiglio di Stato, ha spiegato l'assessora alla Mobilità Arianna Censi che considera i divieti "essenziali" per proteggere chi va a piedi o in bici. E proprio per questo ha rilanciato chiedendo al governo di prendere una iniziativa che "non è più rimandabile" ovvero "introdurre questa misura in tutte le città".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza