Bentley ha confermato l'appuntamento di martedì 10 settembre per la prima mondiale della nuova Flying Spur, l'esclusivo modello della Casa di Crewe - che viene definito 'supercar a quattro porte' - e che sostuirà nella gamma l'attuale generazione lanciata nel 2013. Grazie al nuovo propulsore Ultra Performance Hybrid da 782 Cv la Flying Spur sarà la quattro porte più potente, più dinamica e più efficiente nei 105 anni di storia di Bentley. E condurrà - sottolinea l'azienda - la prossima fase del viaggio Beyond100 del marchio di lusso britannico e manterrà la promessa di rendere elettrificata l'intera gamma.
Tutto questo con 1.000 Nm di coppia ma contemporaneamente con emissioni di CO2 inferiori a 40 g/km, un'autonomia 100% elettrica di oltre 75 km e un'autonomia totale (batteria + serbatoio della benzina) di oltre 800 km. Rispetto all'iconico W12 che andrà a sostituire, i vantaggi in termini di rispetto ambientale sono enormi, visto che l'attuale modello emette 311 g/km di CO2. Il propulsore V8 Ultra Performance Hybrid, ribadisce la Casa di Crewe, è il futuro di Bentley, "offrendo una flessibilità sorprendente, dalle prestazioni incredibilmente accessibili di una supercar al lusso elettrico silenzioso e senza sforzo".
L'unità di cui sarà dotata la nuova Flying Spur segue la tradizione di lunga data di Bentley di integrare i motori a combustione leader di categoria con le moderne tecnologie per aumentarne le prestazioni. La sovralimentazione con compressore adottata già negli Anni '20 è stata seguita negli Anni '80 (e fino ad oggi) dal turbo azionato dai gas di scarico. In questo caso le prestazioni sono ancor più elevate grazie al cosiddetto 'electrochargin' che propone l'aumento di potenza grazie al sistema ibrido. Con il risultato di aver ben 91 Cv in più rispetto al motore W12 precedentemente presente nelle versioni Flying Spur e GT Speed.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA