"Il governo deve creare le
condizioni per favorire lo sviluppo in Italia della produzione
di auto, elettriche e non elettriche, deve rendere conveniente
per qualsiasi produttore venire in Italia tenendo anche conto
che l'Unione Europea vieta di dare aiuti di Stato alle proprie
industrie". Lo afferma Gian Primo Quagliano, presidente del
Centro Studi Promotor, a proposito dei contatti con altre case
automobilistiche confermati dal ministro Adolfo Urso
"Parlo delle condizioni per lo sviluppo industriale e delle
condizioni relative al costo dell'energia" precisa Quagliano. "I
cinesi se vogliono venire in Italia lo fanno, lo stanno già
facendo, possono importare o possono produrre qui se si
creeranno le condizioni. Ben venga un altro costruttore a
investire nel nostro Paese. Sono le regole del gioco. E'
positivo che ci sia più produzione in Italia", sottolinea
Quagliano.
Il presidente del Centro Studi Promotor sottolinea inoltre
che "l'Unione Europa con la sua politica per la transizione
energetica ha creato difficoltà all'industria nazionale.
Vietando le auto ad alimentazione tradizionale dal 2035 ha
creato una situazione di difficoltà soprattutto per la
produzione delle auto più piccole perché i costi delle batterie
incidono molto sul prezzo. Per le vetture accessibili alla massa
degli automobilisti il costo della batteria, che è quasi la metà
di quello della vettura, è un grosso limite. E' più facile
importare auto elettriche piccole di massa che non costruirle in
Italia".
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