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Anfia, dazi uguali tra Ue e Cina per attrarre nuovo produttore

Anfia, dazi uguali tra Ue e Cina per attrarre nuovo produttore

Giorda: 'discrepanza non aiuta il mercato'

TORINO, 26 gennaio 2024, 13:27

Redazione ANSA

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Equiparare i dazi tra esportazioni e importazioni Cina-Europa, che oggi hanno un differenziale del 15%, può favorire l'arrivo di costruttori cinesi in Italia. Lo ha sottolineato Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia, che ha partecipato a Torino all'incontro sulla mobilità elettrica e sostenibile, organizzato da Cgil e ambientalisti. "I cinesi stanno iniziando a vendere in Europa volumi sempre più significativi di auto, per ora prodotte principalmente in Cina.
    Vediamo qualche segnale di interesse da parte dei cinesi a fare investimenti in Europa. L'Italia si deve candidare. Il governo fa bene a lavorare per intercettare un secondo gruppo automotive".
    "Non siamo a favore di misure protezionistiche - ha spiegato Giorda - perché non aiutano il mercato. Oggi i dazi in ingresso in Europa sono pari a circa il 10%, mentre quelli in ingresso in Cina sono del 25%, è un differenziale che non aiuta la competitività dell'industria europea. Quello che si potrebbe fare a livello europeo è perequare le percentuali e far sì che i dazi siano uguali. La discrepanza non ha senso Questo potrebbe favorire l'arrivo nei prossimi anni di costruttori cinesi che potrebbero avere interesse a produrre in Europa e non a esportare dalla Cina. Stanno già arrivando, questa misura di perequazione dei dazi potrebbe essere un acceleratore". Secondo Giorda ci sono le condizioni per l'arrivo di un produttore - cinesi ma anche Tesla - perché in Italia c'è la componentistica più importante per valore e tecnologia dopo quella tedesca, che continua a crescere in termini di fatturato e di produzione all'estero", ma "bisogna lavorare sui fattori di competitività, come i costi di trasformazione, quello dell'energia più alta, produttività inferiore rispetto ad altri paesi, costi della logistica, certezza delle regole".
   

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