Tentano il "cavallo di ritorno" ma
l'auto rubata è di un carabiniere. Alla fine un 20enne viene
arrestato e uno denunciato.
La vettura, di un maresciallo dei Carabinieri, era parcheggiata
in strada, lungo via Cannavacciuolo. Nel paese di Santa Maria la
Carità il militare stava trascorrendo parte della licenza.
Qualcuno ha forzato la portiera e l'ha portata via. Nell'auto
nessun indizio che potesse far pensare ad un appartenente alle
forze dell'ordine. Un uomo ha contattato con insistenza il
proprietario, il carabiniere appunto, proponendo di sostenerlo
nella ricerca e nel recupero del veicolo rubato. Una mediazione
da pagare a caro prezzo, 1000 euro in contanti. Il maresciallo è
stato al gioco ma appena ha riagganciato si è rivolto ai
colleghi della compagnia di Castellammare di Stabia. E' così che
i carabinieri della stazione di Sant'Antonio Abate e quelli
della sezione operativa e radiomobile hanno pianificato una
trappola. Il denaro è stato fotocopiato e sistemato in una busta
chiusa. Decine di carabinieri si sono posizionati discretamente
attorno al luogo dell'incontro, la vittima del furto unica
persona ad incontrare gli estorsori. Nel momento dello scambio
di denaro, sono scattati il piano e le manette. Arrestato per
estorsione un 20enne di Scafati già noto alle forze dell'ordine,
denunciato per lo stesso reato il coetaneo che lo aveva
accompagnato. Il giovane è stato portato in carcere, in attesa
di giudizio.
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