La dirigenza di Belgrado ha deciso di autorizzare dal primo gennaio prossimo le auto con targa kosovara a entrare liberamente in Serbia, un passo nel quale in tanti hanno riscontrato la disponibilità a risolvere una annosa disputa tra Belgrado e Pristina. Nel darne notizia, i media serbi citano Petar Petkovic, capo dell'Ufficio governativo serbo per il Kosovo, che ha tuttavia subito smentito che si tratti di un sì al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo.
Petkovic ha spiegato che la decisione di Belgrado è legata alla volontà di risolvere problemi pratici e quotidiani, al fine di facilitare gli spostamenti. Del resto, ha osservato, ad oggi il 99% dei serbi del Kosovo utilizzano la targa automobilistica RKS (Repubblica del Kosovo), accettata poiché è l'unico modo per vivere normalmente e spostarsi senza problemi. Negli anni scorsi il problema delle targhe automobilistiche era stato al centro di proteste e lunghi negoziati tra le parti con la mediazione Ue, sfociati in intese provvisorie, mai rispettate del tutto. Come quella dei bollini adesivi apposti sulle rispettive targhe serbe kosovare, a coprire i simboli nazionali di Serbia e Kosovo. La decisione di Belgrado potrebbe porre le basi per arrivare a un accordo sostanziale e duraturo su tale contenzioso, uno dei tanti presenti nell'agenda del negoziato tra Belgrado e Pristina.
Finora i veicoli provenienti dalla Serbia o dal Kosovo potevano attraversare il confine a condizione di apporre degli adesivi sugli emblemi nazionali visibili sulle targhe.
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