Non vorrei lasciare ai miei figli un "paese più green e più disoccupato. Tutti in giro sul monopattino elettrico a cercare un posto di lavoro non è esattamente il futuro che ho in testa. La cosa positiva è che in tanti si stanno accorgendo del danno". Lo afferma il vicepremier e ministro Matteo Salvini all'evento Parts aftermarket congress parlando delle norme sulle auto. In Spagna e in altri Paesi europei ormai il primo marchio di venduto è cinese e "non entro nel merito dell'industria automobilistica italiana e di quello che è costata al contribuente e dove è stata delocalizzata come stabilimenti, come sedi legali e sedi fiscali. Inulte rimpiangere", dichiara Salvini.
Sull'auto elettrica il ministro pensa "che siamo in tempo per fermare una dipendenza che altrimenti per i prossimi 50 anni ci consegnerà mani e piedi alla Cina".
Se quella che è partita come una "battaglia solitaria" diventerà "nelle prossime settimane e nei prossimi mesi una battaglia italiana e non partitica possiamo provare nel 2026 a ribaltarla perché siamo riusciti a imporre che nei prossimi anni ci sia un check a livello di istituzioni europee sulla scelta del solo elettrico che è stata sciaguratamente presa", dice Salvini spiegando che la differenza la fanno i numeri e solo se sei in maggioranza puoi ribaltare la scelta.
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