Furti in serie di auto in varie
regioni d'Italia (Marche, Puglia, Abruzzo, Emilia Romagna e
Lazio) alimentavano una vendita di pezzi di ricambio online, con
base a Cerignola (Foggia). Il giro illecito è emerso nel corso
di un'indagine della polizia, partita da Ancona, che ha portato
due persone pugliesi in carcere per concorso in furto aggravato,
alla denuncia a piede libero di altre tre persone (una solo per
ricettazione), a sette perquisizioni domiciliari e alla scoperta
di due immobili a Cerignola adibiti a concessionaria auto ed
autoparco. I furti d'auto contestati - nel mirino in particolare
vetture Audi e Volkswagen - sono per ora 22 e avrebbero fornito
pezzi di ricambio conservati nei magazzini perquisiti, dove
parte del materiale era già stata etichettata per la consegna ai
clienti. Durante il blitz della polizia trovate anche altre
attrezzature tra cui booster per mettere in moto le auto senza
batteria e jammer per disturbare le frequenze e impedire le
intercettazioni telefoniche. Le modalità dei furti erano sempre
le stesse. Dalla Puglia arrivavano in due a bordo di veicoli
staffetta per sopralluoghi sul territorio scelto: le auto
venivano sottratte di notte mediante effrazione e usando una
centralina di un veicolo analogo a quello rubato. Era uno degli
arrestati - 29enne - alla guida del veicolo staffetta, ad aprire
la strada al conducente del veicolo rubato (che cambiava di
volta in volta), avvertendolo con appositi telefoni
dell'eventuale presenza delle forze dell'ordine lungo il
tragitto. Sulle tracce della gang dei furti d'auto sono
arrivati gli agenti della Squadra Mobile di Ancona e del
Commissariato di Senigallia, in vari step a cui hanno
collaborato le Squadre Mobili di Teramo, di Foggia, il
Commissariato di Cerignola, i Reparti Prevenzione Crimine Puglia
Settentrionale e Centrale. In carcere sono finiti un 29enne e un
26enne di Cerignola, già ai domiciliari dal 18 settembre nella
stessa inchiesta, raggiunti oggi all'alba dai poliziotti per
l'esecuzione dell'ordine di custodia emesso dal gip di Ancona su
richiesta della procura marchigiana. Il primo colpo della
serie, commesso il 23 febbraio scorso a Senigallia, aveva
innescato le indagini e la competenza di Ancona. La serie era
proseguita con altri furti d'auto ad Ancona, Marotta di
Mondolfo, Gabicce Mare (Pesaro Urbino), Riccione (Rimini),
Altidona (Fermo), Molfetta (Bari), San Benedetto del Tronto,
Grottammare (Ascoli Piceno), Giulianova e Martinsicuro (Teramo)
e Roma. Proprio dalla sottrazione di una Golf Variant, la sera
del 18 settembre scorso a Marina di Altidona (Fermo), erano
arrivati gli sviluppi decisivi. Le indagini della Mobile di
Ancona, in collaborazione con Teramo, avevano portato al
recupero della vettura rubata e dell'auto staffetta e
all'arresto di entrambi i conducenti (in quella occasione posti
ai domiciliari per concorso in furto aggravato). Entrambi gli
arrestati sono ora in carcere in base ai riscontri probatori
acquisiti in seguito dagli investigatori e al conseguente ordine
di custodia. Seguendo le loro tracce, i poliziotti hanno
effettuato altre perquisizioni e fatto irruzione anche nei due
immobili destinati ad autoparco ma più simili a ville
residenziali con tanto di giardino con palme, attorno ai quali
ruotava il business dei pezzi di ricambio.
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