L'automotive, il tech e il
settore dell'energia sono tutti d'accordo: costruire un
ecosistema europeo di veicoli elettrici è uno "sport di
squadra". Riuniti dall'Associazione dei costruttori europei
dell'auto (Acea) al Museo di arte e storia di Bruxelles i
vertici dei tre comparti hanno condiviso la loro visione comune
di "collaborazione" prima delle "cruciali elezioni europee".
"Non ci sono dubbi sul fatto che l'industria" dell'auto "sia
impegnata nella decarbonizzazione per rendere i nostri prodotti
più intelligenti, evolutivi, connessi. La prova è che stiamo
investendo miliardi di euro nella transizione verso l'auto
elettrica. Quindi è molto difficile tornare indietro. Chiediamo
solo di essere ascoltati", ha detto il presidente dell'Acea e
amministratore delegato di Renault, Luca De Meo, affiancato dal
presidente di Eurelectric e ceo di E.On, Leo Birnbaum, dal ceo
del colosso dei chip olandesi Asml, Peter Wennink, e dal ceo di
Man Truck & Bus, Alexander Vlaskamp. "Siamo qui per essere
ascoltati, per dialogare con tutte le parti interessate perché
sappiamo di cosa stiamo parlando. E ci stiamo assumendo tutto il
rischio" della transizione "perché vogliamo essere sicuri che
l'industria europea nel suo complesso mantenga il vantaggio"
competitivo, "la sua posizione e rilevanza", ha sottolineato De
Meo. "Non si tratta più di uno sport da solista come in passato
- ha aggiunto -, ma di uno sport di squadra nel quale bisogna
passarsi la palla e condividere".
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