"Nel 2023 sono state vendute circa
70mila auto elettriche, nel 2024 nonostante gli incentivi non
crescerà questo numero. Più che gli incentivi in Italia andrebbe
cambiata la fiscalità, dove quella dell'auto è ferma agli anni
'70". Lo ha dichiarato Michele Crisci, presidente Unrae,
intervenendo all'incontro "Mobilità del Futuro: Percezioni,
Sfide e Prospettive", organizzato da Brugola Oeb e che si sta
tenendo a Palazzo Cusani a Milano. "Soprattutto sulle auto
aziendali, che rappresentano circa il 70% del parco circolante
in Italia".
"In Italia la discussione sulla mobilità sostenibile sta
prendendo un indirizzo molto derbistico, con uno scontro tra
tifoserie. A ciò si aggiunga che in Europa gli incentivi
sull'elettrico sono iniziati 15 anni fa in Francia, Norvegia,
Uk, poi in Germania, mentre da noi in Italia ci siamo accorti
dell'elettrico con il Covid, solo pochi anni fa. Noi l'abbiamo
implementata in ritardo e con fondi limitati".
Anfia, 'riduzione CO2 nel 2025 è target che creerà problemi'
"Nel 2025 avremo un grosso problema, con il target del 15% di riduzione del Co2 da parte delle Case automobilistiche che fa parte della roadmap europea verso l'addio a diesel e benzina. Ma è un target che, con gli attuali numeri dell'elettrico, è raggiungibile solo riducendo la produzione di auto endotermiche di 2/2,5 milioni di unità. È un paradosso in un periodo già difficile per l'automotive". Lo ha dichiarato GianMarco Giorda, direttore generale di Anfia - l'associazione nazionale filiera industria automobilistica, intervenendo all'incontro "Mobilità del Futuro: Percezioni, Sfide e Prospettive", organizzato da Brugola Oeb e che si sta tenendo a Palazzo Cusani a Milano.
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