Iveco Group, società del gruppo Exor, frena nel secondo trimestre: i ricavi consolidati ammontano a 3,9 miliardi di euro, in calo del 5% sullo stesso periodo del 2023, mentre l'utile netto adjusted è pari a 182 milioni di euro (in crescita di 15 milioni di euro). Il flusso di cassa delle attività industriali è negativo per 98 milioni e "delude di nuovo" gli analisti di Morgan Stanley. A Piazza Affari il titolo crolla e conclude la seduta con una flessione del 14,5% a 10,06 euro.
Non basta a rassicurare il mercato la conferma degli obiettivi finanziari per il 2024 da parte del nuovo amministratore delegato Olof Persson, alla sua prima trimestrale. "Non commento l'andamento del titolo, è quello che è. Il mio compito è lavorare per raggiungere gli obiettivi.
Guardiamo avanti, c'è molto lavoro da fare" dice Persson in un incontro con la stampa. "Siamo sorpresi da un calo così forte, non penso che sia legato ai nostri risultati. Abbiamo dato numeri positivi e anche sulla riduzione del cash flow abbiamo dato spiegazioni" aggiunge la cfo Anna Tanganelli che ricorda le performance negative di tutto il settore. Persson assicura che iveco Group continuerà a crescere e che "ha messo a segno una solida redditività, nonostante un leggero calo dei ricavi".
"La mia nomina a ceo di Iveco non porterà alcuna modifica alla strategia presentata al Capital Markets Day di marzo, tutti i percorsi delle singole business unit sono confermati" spiega Personn che, parlando dei suoi primi trenta giorni in Iveco, dice "di avere trovato un ottimo impegno nel top management team e nelle unità aziendali per raggiungere gli obiettivi a medio e lungo termine". Positivo il livello degli ordini in tutti i segmenti: vanno bene anche quelli per il Model Year 2024 con le consegne che "prenderanno slancio nell'ultima parte dell'anno".
Quanto alla Divisione Difesa Persson commenta che fa parte del nuovo piano e la società è "molto soddisfatta": "non ci sono trattative formali con altre società" precisa a proposito dei ricorrenti rumors su una cessione a Leonardo. Il nuovo amministratore delegato aggiunge di non essere contrario a fusioni e acquisizioni, vista la taglia inferiore di Iveco rispetto ai concorrenti, ma il gruppo sta puntando sulle partnership.
"L'Italia è centrale nelle nostre attività - sottolinea il manager - se si guarda al numero di dipendenti, a stabilimenti e produzioni. E' uno dei nostri focus. Non ho indicazioni specifiche sui singoli impianti, ma sulla base delle informazioni che ho lo stabilimento di Foggia va avanti secondo i piani".
Nel gruppo Exor Stellantis ha annunciato l'estensione fino al 31 dicembre dei contratti di solidarietà a Mirafiori: saranno coinvolti più di 3.000 lavoratori.
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