Prime avvisaglie delle conseguenze negative che il mancato boom di vendite di auto elettriche sta provocando sul mondo automotive. Saietta, la nota azienda britannica che sviluppa e produce motori elettrici, è entrata in amministrazione controllata dopo aver avuto problemi di liquidità.
Come si legge in un comunicato diffuso dal consiglio di amministrazione di Saietta Group Plc, e indirizzato alla Borsa di Londra (dove è quotata) è stato deciso "di condurre una revisione formale delle opzioni strategiche della società".
"Sebbene il modello di flusso di cassa mostri saldi di cassa positivi fino alla fine di marzo, gli amministratori della società sono sempre più consapevoli del fatto che alcuni incassi contrattuali potrebbero non pervenire entro quella data. in assenza di ulteriori finanziamenti la Società non potrà più operare in modo solvibile".
Saietta, che ha sede a Silverstone, ha costruito motori di trazione a flusso assiale destinati a veicoli elettrici leggeri, comprese motociclette e mezzi a tre ruote.
All'inizio di quest'anno avrebbe dovuto chiudere un accordo per la produzione a contratto di pompe dello sterzo elettriche.
Ma il programma, che riguardava il suo stabilimento di Sunderland, non si è concretizzato e gli amministratori - per superare le difficoltà finanziarie - avevano annunciato di essere disponibili a mettere in vendita Saietta.
Al 4 marzo scorso non erano però pervenute offerte di importo sufficiente a superare la crisi. E ora il passo della amministrazione controllata è stato inevitabile.
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