La Panda - la piccola Fiat che nella sua storia ha superato gli 8 milioni di unità vendute - continuerà a essere prodotta nello stabilimento italiano di Pomigliano d'Arco, in Campania, almeno fino al 2027.
La produzione nella fabbrica aumenterà da metà marzo di circa il 20% per soddisfare la domanda in Italia e in Europa.
Ad annunciarlo è Olivier Francois, amministratore delegato di Fiat e direttore marketing globale di Stellantis, in una conferenza stampa presso la fabbrica campana dove la Panda viene prodotta dal 2011. Fiat ha scelto per svelare la nuova serie speciale Fiat Pandina il giorno 29 febbraio per rendere omaggio allo storico lancio della prima Panda nel 1980, presentata al presidente della Repubblica Sandro Pertini nella stessa data. La Pandina sarà prodotta da giugno a Pomigliano e arriverà in estate nei principali mercati europei, mentre l'11 luglio verrà presentata a Torino la Panda elettrica che si farà in Serbia.
"Vogliamo rilanciare la Panda anche fuori dall'Italia, non c'è un prodotto come questo e non ci sono concorrenti se non asiatici. Mi piace l'idea che Pomigliano sia anche una difesa dell'Europa nel campo delle macchine frugali, ben fatte, ma piccole", sottolinea Francois. Al suo fianco una delegazione dei 4.300 lavoratori: "Siamo qui per restarci. La nostra produzione - affermano - cresce anno dopo anno. Le vetture prodotte a Pomigliano sono per il 59% vendute in Italia, l'11% nel resto d'Europa".
"Questa fabbrica ha un futuro e oggi lo abbiamo ampiamente dimostrato. Investiamo su questo prodotto importantissimo che deve rimanere nella gamma il più a lungo possibile. Fino al 2027 con certezza, spero anche oltre. Dipenderà anche dalle condizioni normative", spiega Francois che ringrazia il Ministero del Made in Italy "perché il nuovo schema di incentivi che entrerà in vigore a breve sarà uno stimolo fondamentale per la produzione nei nostri stabilimenti italiani. Non solo Pomigliano e la Panda, ma anche Mirafiori e la 500 elettrica.
Nella fabbrica torinese aumenterà la produzione con numeri ancora più importanti".
L'obiettivo è di "puntare moltissimo sulla Panda che oggi in Italia ha l'8% di quota di mercato. Non ci sono assolutamente dubbi sul futuro di Pomigliano. Ci sarà una famiglia di prodotti ispirati alla Panda", sottolinea il manager.
I sindacati parlano "di una boccata d'ossigeno per Pomigliano", ma chiedono che si assicuri il futuro dello stabilimento e dell'occupazione con modelli di massa dopo il 2027. "E' necessario rafforzare la missione produttiva. Quello di oggi è un segnale positivo, ma resta centrale, in prospettiva pensare a un nuovo modello di largo consumo" spiega il segretario nazionale della Fim Cisl Ferdinando Uliano. "E' saggio da parte di Stellantis puntare non solo su modelli full electric, ma anche su motorizzazioni più tradizionali, nonché su modelli più accessibili ai consumatori, proprio come la Panda", afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm e responsabile de settore auto. Le scelte annunciate oggi sono la conseguenza del senso di responsabilità delle lavoratrici e dei lavoratori che in questi anni hanno permesso al sito importanti risultati in termini di qualità e produttività", aggiunge Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom e responsabile settore mobilità. Europa".
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