Grazie a un enorme sforzo il fatturato di Bosch nel 2023 è aumentato dell'8% al netto degli effetti valutari, raggiungendo i 91,6 miliardi di euro e generando un margine operativo Ebit che è salito al 5%. E' quanto emerge dai dati preliminari dell'esercizio 2023 che sono stati comunicati dal colosso tedesco delle forniture di tecnologia e servizi.
"Per Bosch il 2023 si è rivelato più difficile del previsto - ha commentato Stefan Hartung, presidente del consiglio di amministrazione di Bosch - ma con un enorme sforzo siamo riusciti ad aumentare il fatturato e migliorare il margine operativo".
"Siamo stati in grado di progredire nonostante condizioni fortemente sfavorevoli. E considerando il contesto difficile, si tratta di un risultato straordinario, raggiunto grazie ai nostri collaboratori". Hartung ha poi sottolineato che "anche gli anni a venire ci richiederanno moltissimo impegno".
A livello di settori di business il quadro offerto da Bosch, si legge nella nota, "è disomogeneo". Con un fatturato di 56,3 miliardi nel 2023 (+11% al netto degli effetti valutari) Mobility rimane il settore trainante .
"C'è richiesta dei nostri prodotti, sia nelle aree delle tecnolgie tradizionali che in quelle innovative - ha riferito Markus Forschner, membro del consiglio di amministrazione e ufo di Bosch - Questo ci spinge a continuare a sviluppare ulteriormente il settore, compito che richiederà però ancora molto lavoro da parte nostra".
Il settore Industrial Technology ha registrato un fatturato di 7,5 miliardi un dato che è superiore dell'8% rispetto all'anno precedente sostanzialmente grazie all'acquisizione di HydraForce. In leggero calo invece Il settore Consumer Goods che ha totalizzato un fatturato di 19,9 miliardi (- !% al netto degli effetti valutari) per effetto - ha detto Forschner - della "notevole contrazione dei consumi ha avuto una ripercussione sul business degli elettroutensili e degli elettrodomestici".
Il settore Energy and Building Technology ha visto un aumento del 9% di fatturato, raggiungendo 7,6 miliardi di euro. Al netto degli effetti valutari, la cifra sale all'11%.
"In questo caso abbiamo tratto vantaggio non solo dalla forte domanda di tecnologie di riscaldamento efficienti nei consumi e rinnovabili, ma anche dall'espansione del nostro business dei servizi della divisione Bosch Global Service Solutions" ha spiegato Forschner.
Per effetto dei deboli segnali di crescita dall'economia globale che Bosch prevede, per l'anno in corso, si potrà collocare tra il 2% e il 2,5% "l'economia mondiale - ha dichiarato Forschner - non inizierà la ripresa fino al 2025" .
"Le prospettive in tutti i nostri settori chiave sono incerte. Nell'industria automotive, Bosch prevede che i livelli di produzione nel 2024 saranno simili a quelli dell'anno precedente. Bosch stima al riguardo che il declino economico nell'industria meccanica continuerà e non si aspetta che la domanda riprenda a salire prima del 2025.
"Non perdiamo mai di vista il nostro target di un margine di almeno il 7%, anche se significa dover fare importanti investimenti in un ambiente economico tiepido" ha dichiarato Forschner.
In ogni caso, Bosch sta rivedendo le tempistiche precedenti per il raggiungimento del margine target di uno o due anni. La società intende intensificare ulteriormente gli sforzi per migliorare costi e competitività ed entrare proficuamente nei mercati di domani. "Stiamo cercando - ha concluso Forschner - di raggiungere un equilibrio tra la redditività e l'uso efficiente delle nostre risorse di capitale, da un lato, e gli investimenti iniziali per la crescita di domani, dall'altro".
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