In nome di Taylor Swift, X mette in atto una rara forma di censura: ricerche con il nome della cantante sulla piattaforma di Elon Musk da alcune ore non danno risultati dopo che nei giorni scorsi una valanga di false foto porno della cantante avevano invaso i suoi canali. Nessun esito hanno prodotto anche le ricerche con le parole "Taylor Swift nuda" o "Taylor Swift AI", le sequenze più usate per far uscire le immagini incriminate. La decisione di X si affianca a quella di Meta che "monitorera' attivamente i suoi canali Facebook e Instagram" dopo che la Casa Bianca, "allarmata", il 26 gennaio aveva esortato il Congresso a passare una legge contro le false immagini in rete. "Fatta salva la loro indipendenza, i social hanno un ruolo per prevenire la diffusione di disinformazione e di immagini intime non consensuali di persone in carne e ossa", ha detto la portavoce Karine Jean-Pierre.
Il timore e' che, grazie anche all'intelligenza artificiale, i 'deepfakes' in cui le persone ritratte fanno o dicono cose con cui non hanno nulla a che fare, stiano diventando una potente e inarrestabile fonte di disinformazione. Ne sta facendo le spese anche la politica, come quando, alla vigilia delle primarie del New Hampshire, l'intelligenza artificiale e' stata usata ad esempio per false 'robocall' (telefonate registrate automatiche) del presidente Joe Biden.
Le foto di Taylor, apparse mercoledi' e generate grazie all'intelligenza artificiale, raffiguravano la Persona dell'Anno di Time col corpo dipinto di rosso in atti sessuali con fan della squadra di football dei Chiefs, quella in cui gioca il boyfriend Travis Kelse oggi in semifinale per il SuperBowl. Le immagini erano state viste decine di milioni di volte in tutto il mondo prima che gli account incriminati venissero chiusi, dopodiche' foto modificate erano tornate a girare rendendo piu' difficile il monitoraggio delle reti.
Fan della popstar avevano intanto invaso X all'insegna dello slogan "Protect Taylor Swift" in uno sforzo di sommergere le immagini rendendole difficili da trovare, mentre membri del Congresso come il deputato Joe Morell avevano raddoppiato gli appelli per rendere un reato federale la condivisione di falsi pornografici non consensuali. Con anche la Sag (in sindacato degli attori) in campo, Musk non si e' ancora pronunciato sulla vicenda, ma la Ceo di X, Linda Vaccarino, sara' per la prima volta la prossima settimana a Capitol Hill per parlare degli sforzi dei Big Tech per proteggere i minori dallo sfruttamento sessuale online: il tema dei 'deepfakes' della Swift potrebbe entrare nella discussione.
La cantante, vittima anni fa di un deepfake a sfondo sessuale diffuso da Kanye West, sarebbe rimasta sconvolta dalla nuova violazione della sua persona ma ha alzato il tono della polemica nella reazione fatta circolare dal suo entourage: "La famiglia e gli amici sono furiosi come tutti i suoi fan. Hanno il diritto di esserlo, come dovrebbe ogni donna", si afferma in un messaggio in cui l'appello e' a "chiudere le porte che permettono azioni come queste con una legge per prevenirle: una legge che sia poi fatta applicare".
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