"La targa è stata vandalizzata ma non
staccata; dieci persone, che non c'entrano nulla con la nostra
Università, non sono riuscite a farlo. Perchè questa targa dà
così fastidio? Perchè abbiamo centrato un punto importante; è il
terrore di chi sta compiendo un genocidio, di non riuscire a
controllare la narrazione":
a dirlo è Filippo di Cambiare Rotta al presidio promosso stamane
davanti al dipartimento di Fisica dell'Università la Sapienza
dove ieri è stata vandalizzata la targa in memoria del rettore
ucciso a Gaza, Sufian Tayeh, posta venerdì scorso davanti al
dipartimento di Fisica dell'università La Sapienza di Roma.
"L'hanno dipinta di nero, rigata e presa a martellate",
denunciano i ragazzi. Sul muro la scritta "Israel" e la stella
di David.
Il prossimo 14 maggio è prevista una riunione del Senato
accademico a la Sapienza e sono previste diverse iniziative e
presidi. Una petizione per il boicottaggio accademico è stata
organizzata nel dipartimento di matematica de La Sapienza e
varie iniziative vengono organizzate in queste ore anche
all'Università di Pisa. A Bologna, alle 17,30, è stata
organizzata una passeggiata degli studenti in tenda "con la
bandiera palestinese in tutte le strade". Le proteste arrivano
anche a Cosenza: gli studenti invitano i coetanei a portare "la
tua tenda, inizia l'acampada! Stop al genocidio, Palestina
libera" per il 15 maggio alle ore 16 con una adunata sotto al
rettorato. Per sabato prossimo alle 17 invece è previsto un
corteo a Roma da piazza vittorio Emanuele II al grido 'Stop al
genocidio del popolo palestinese'.
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