"Sono stupita e sconcertata per la
tempesta che si è sollevata. Leggo dichiarazioni di ministri che
mi stigmatizzano con parole molto pesanti. Sono sempre stata
lontana da ogni forma di violenza. Lo testimoniano la mia vita,
i miei scritti, il mio insegnamento. Ho ricordato la morte di
Barbara Balzerani da cui sono sempre stata distante. In quel
contesto ho accennato a quella trasformazione radicale a cui la
mia generazione aspirava. Alcuni hanno scelto la lotta armata;
io ho preso la strada del femminismo. Ho sperimentato la
violenza di quegli anni in prima persona, quella di molti
fascisti". Così la docente Donatella Di Cesare.
"Si parla troppo poco di quel periodo - aggiunge la
docente parlando con l'ANSA - mentre si dovrebbe aprire un
confronto". La professoressa si è infine detta "dispiaciuta" per
il fatto che "ci siano attacchi pretestuosi anche da parte di
esponenti del governo contro di me, che non so come
interpretare".
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